Al via il 31 Agosto la 36ma edizione del festival internazionale del fotogiornalismo Visa pour l’image di Perpignan, che per quindici giorni accoglierà, nei numerosi spazi messi a disposizione dalla città del dipartimento francese dei Pirenei Orientali, il gotha mondiale del settore.
Ma qual è l’importanza di un festival come quello di Perpignan? Ce lo dice Pierre Conte, Presidente dell’Associazione Visa pour l’Image, che, nel comunicato di apertura della kermesse dichiara che “il fotogiornalismo è il fratellino chiassoso del giornalismo e sono attori alla pari nell’esercizio della democrazia. Il fotogiornalismo, attraverso il reportage dei testimoni oculari, è lì per i cittadini in cerca di illuminazione, aiutandoli a sviluppare un approccio critico. Il festival Visa pour l’Image è stato fondato 35 anni fa in riconoscimento del fotogiornalismo professionale e ora sta dando un contributo per difenderlo. In un’era di fake news, con rischi derivanti dall’intelligenza artificiale senza alcuna regolamentazione efficace e con il cronico sottofinanziamento dei media in tutto il mondo, il fotogiornalismo è minacciato. Eppure il fotogiornalismo è più essenziale che mai. Circa quaranta o anche meno paesi nel mondo hanno un sistema che consente una vera libertà di stampa, di media liberi. I reportage visivi e le inchieste sono di fondamentale importanza per fornire una comprensione di un mondo e di società che sono sempre più percepiti come fonti di ansia. Le foto possono scoprire ed esporre, mostrare cose arbitrarie, mostrare inquinamento e ogni sorta di violenza, ma possono anche affermare una posizione positiva che offre speranza raccontando di felicità condivisa e ispirando iniziative. All’inizio di settembre, la città di Perpignan diventa la capitale dell’ormai leggendaria professione del fotogiornalismo. […] Ventisei mostre sono aperte a tutti i visitatori, in siti e in luoghi con il loro fascino e la loro storia speciali”.
Proprio le mostre sono uno dei punti di forza di questo festival transalpino, che quest’anno propone quelle di fotoreporter delle principali testati internazionali come Loay Ayyoub, Karen Ballard, Paula Bronstein, Cinzia Canneri, Alejandro Cegarra, Miquel Dewever-Plana, Pierre Faure, Jean-Louis Fernandez, Corentin Fohlen, Jerome Gence, Afshin Ismaeli, Brenda Ann Kenneally, Hugh Kinsella Cunningham, Paolo Manzo, John Moore, Emilio Morenatti, Sergey Ponomarev, Ivor Prickett, Francisco Proner, Anastasia Taylor-Lind, Gael Turine, Ad van Denderen, Mugur Varzariu e Alfred Yaghobzadeh.
Tanti i Visa d’Or che verranno assegnati in altrettante categorie, che v’invitiamo ad andare ad osservare nel dettaglio direttamente dal sito dell’organizzazione: https://www.visapourlimage.com insieme a tutte le drammatiche ma importantissime immagini che questi professionisti dell’informazione realizzano anno dopo anno, spesso mettendo in gioco anche la loro vita.
- Ad van Denderen
- Afshin Ismaeli
- agenzie fotogiornalistiche
- Alejandro Cegarra
- Alfred Yaghobzadeh
- Anastasia Taylor-Lind
- Brenda Ann Kenneally
- Cinzia Canneri
- Corentin Fohlen
- Emilio Morenatti
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- fotografia
- Francisco Proner
- Gael Turine
- Hugh Kinsella Cunningham
- Ivor Prickett
- Jean-Louis Fernandez
- Jerome Gence
- John Moore
- Karen Ballard
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- Miquel Dewever-Plana
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- Mugur Varzariu
- Paolo Manzo
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