Vincenzo Labellarte da WPS Photography
Roma / 24 Gennaio 2025

di Spectrum Web Team
23 Gennaio 202534

Venerdì 24 Gennaio 2025 alle ore 19, presso la sede di WSP Photography idi Roma, avrà luogo la presentazione del libro Genius Loci di Vincenzo Labellarte.

Se nella Roma Antica il genius loci era un’entità soprannaturale legata a un luogo, in epoca moderna il concetto viene applicato alla città e il territorio da Christian Norberg-Schulz, che lo definisce come l’insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, di linguaggio, di abitudini che caratterizzano un luogo, un ambiente, una città.

La Puglia, Roma, il Friuli: tre luoghi d’elezione, tre racconti per immagini di paesaggi in divenire, plasmati e trasformati dalla mano dell’uomo. Parte da qui il percorso che l’architetto e fotografo Vincenzo Labellarte compie in questo suo lavoro di ricerca sul paesaggio culminato nella realizzazione del libro edito dal CRAF nel 2024.

 

 

 

Vincenzo Labellarte (Bari 1974)

Nei primi anni di università inizia a studiare fotografia, sviluppo e stampa in camera oscura. Successivamente si trasferisce a Roma dove completa gli studi in Architettura e approfondisce lo studio della fotografia documentaria, focalizzando l’attenzione su progetti a lungo termine. Attraverso i suoi studi di architetto e fotografo, sviluppa un interesse per la rappresentazione del paesaggio urbano e lo studio del territorio, in particolare per le ricerche sul paesaggio americano del movimento New Topographics e per i lavori dei fotografi della scuola di Düsseldorf e della scuola italiana di paesaggio. Il suo percorso di ricerca si concretizza inizialmente in una trilogia di progetti, pubblicati ed esposti a Roma, Reggio Emilia e Torino, che ritraggono segni e criticità di una Roma raccontata nella sua dimensione notturna: Assedio (2013), Omnia Mutantur (2016) e Garbatella 100 (2020). Credendo nel valore della condivisione di idee, ha promosso e partecipato a progetti collettivi come l’esposizione Niente da Vedere del 2015, in cui quattro fotografi hanno raccontato la loro idea di quotidianità urbana, e Lìmine – Guida ai limiti di una città, progetto sul concetto di confine territoriale, curato da Massimo Siragusa e pubblicato come libro nel 2017. Collabora e pubblica con il settimanale l’Espresso, AR Magazine – Rivista dell’Ordine degli Architetti di Roma e Int/Ar Journal, della Rhode Island School of Design. Nel 2014 si trasferisce a Spilimbergo, dove inizia una serie di ricerche personali sul territorio friulano e si occupa di didattica attraverso laboratori di tecnica e linguaggio fotografico. Dal 2018 documenta le mostre antologiche di Paolo Pellegrin a Roma, Amburgo, Torino e Venezia. Attualmente si occupa di fotografia museale collaborando con il Museo MAXXI di Roma e prosegue il suo lavoro nell’ambito della fotografia di architettura e del territorio.