Veggenti. Nuove ricerche visive sul paesaggio italiano
Mufoco – Cinisello Balsamo
Fino al 30 Marzo 2025

di Spectrum Web Team
30 Gennaio 202543

Fino al 30 Marzo 2025, presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, sarà visitabile la mostra Veggenti. Nuove ricerche visive sul paesaggio italiano. L’esposizione, curata da Matteo Balduzzi, propone i lavori di artisti under 40 come Mattia Balsamini, Luca Boffi, Calori&Maillard, Andrea Camiolo, Marina Caneve, Federico Clavarino, Tomaso Clavarino, Nicoletta Grillo, Jacopo Rinaldi e Caterina Erica Shanta.

Una nuova generazione di giovani fotografi anima la scena artistica italiana dell’immagine e continua a sperimentare per ridisegnare, trasformare i contorni ed i contenuti della fotografia del paesaggio italiano. Con sguardo curioso, preparazione e desiderio di fare un uso proprio dello strumento, contaminandolo con altri linguaggi e codici artistici quali pittura, scrittura, video, performance, musica dando vita a oggetti ibridi, miscelando il tutto con le nuove tecnologie. Un processo creativo alternativo che ha dato vita a un nuovo immaginario, in continua evoluzione, una immersione nella contemporaneità, nel paesaggio urbano, nell’antropologia dei luoghi e dei suoi abitanti.

Le oltre settanta fotografie esposte rappresentano i progetti premiati della call L’Italia è un desiderio, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dal Mufoco, con la collaborazione istituzionale di Fondazione Alinari e Scuderie del Quirinale. 

Da questa call è scaturita una sorprendente carrellata di narrazioni, di storie attraverso le immagini dedicate al paesaggio italiano, alla comprensione e al racconto dei luoghi, della quotidianità, dei riti, degli abitanti, dei paesi, degli spazi urbani, del lavoro domestico, delle zone industriali, di migrazioni e frontiere. Immagini pervase da una sottile inquietudine, quella dei nostri tempi.

Immagini, fotografie e video realizzati con tecniche innovative, che restituiscono appieno la varietà e vivacità dei linguaggi visivi dei giovani fotografi immersi nella contemporaneità, alla continua ricerca di una lettura attiva, partecipe, complessa ed eclettica del paesaggio italiano in costante trasformazione e che indagano con spontaneità e naturalezza il rapporto tra esperienza, immagine e tecnologia nella società di massa.

Un viaggio visivo dalla pianura padana, seguendo la SS11, passando per le strade di Milano e le fabbriche di Sesto San Giovanni, salendo sui monti della provincia di Varese per poi arrivare in Veneto e risalire verso lAltopiano di Asiago; e ancora, gli argini del fiume Secchia, la festa della Madonna della Bruna a Matera, le scogliere dell’antica città di Roca in Salento, lentroterra siciliano.

Gabriella Guerci, Direttore del Mufoco, sintetizza così i principi che stanno alla base della call: «Siamo molto orgogliosi che lo sforzo di istituzioni pubbliche come la DGCC e il Mufoco, entrambe impegnate a promuovere lo sviluppo della cultura fotografica contemporanea attraverso la committenza, con particolare attenzione rivolta alle giovani generazioni di artisti e ai linguaggi più avanzati, nonché ad accrescere e aggiornare il patrimonio fotografico pubblico, abbia portato a questo pregevole risultato e all’ingresso nella collezione del Museo di nuove e significative opere sul tema del paesaggio».

Il Curatore del Museo di Cinisello, Matteo Balduzzi, ci racconta invece l’essenza culturale di un progetto così articolato: «L’espansione della fotografia – potremmo forse parlare in questo caso di estensione, concetto che possiede anche un senso geografico e spaziale – si rivela così capace di accogliere nuove e diverse forme di rappresentazione, rivitalizzando e risemantizzando, spesso da altri punti di vista, l’idea di paesaggio, con una freschezza a volte sorprendente. Le visioni e le tecniche eterogenee presentate nella mostra scandagliano l’intero territorio nazionale e restituiscono un affresco articolato, che con le categorie proprie dell’arte – ossia quelle dell’estetica, del simbolo, della metafora – non rinuncia alla possibilità di incidere sull’immaginario collettivo, nella fiducia che la rappresentazione visiva come strumento di relazione col mondo possieda ancora un significativo peso culturale e una grande efficacia civile».

La mostra è accompagnata dall’omonimo catalogo in grande formato, edito da Skinnerboox e disegnato dallo studio Sonnoli che raccoglie non solo le tavole delle opere fotografiche in mostra ma anche i materiali di lavoro (immagini, appunti, documenti, riflessioni) pubblicati nella seconda parte che sono stati messi a disposizione dagli artisti per condividere i processi di ricerca e permettere una comprensione allargata dei progetti.