Dal 12 al 27 Ottobre il fotografo Ruggero Ruggieri presenterà, presso Palazzo De Leva a Modica, la sua personale dal titolo This must be the place, a cura di Giuseppe Cicozzetti.
Il tema di questo lavoro del fotografo modicano è l’identità, riletta attraverso la molteplicità di significati, cangianti e soggettivi. Nei suoi propositi le immagini proposte devono fungere da attivatori affinché chi le guarda possa compiere un cammino, che parte dalla superficie per andare poi dentro se stesso.
Quella di Ruggieri non è una fotografia diretta, ma come ci informa il suo curatore: << La fotografia di Ruggero Ruggieri, dopo che l’osservatore ha superato ogni naturale vertigine, spiega come le manipolazioni siano un elemento funzionale alla ricerca visuale. Non c’è dubbio che l’autore, la sua ricerca lo dimostra, si scosti dalla semplice raffigurazione del reale e che trasformi un dato, un dettaglio, un volto per inserirli in un quadro concettuale. La realtà dunque ne esce trasfigurata, piegata alle intenzioni del fotografo>>.
Una sfida quindi quella lanciata dal fotografo che il pubblico dovrà raccogliere per mettersi in gioco attraverso le sue fotografie, perché come ci dice ancora Cicozzetti: <<Siamo inevitabilmente chiamati a rispondere al grumo di domande che fuoriesce da ogni singola fotografia. Ognuno lo farà attingendo alle proprie convinzioni, rispondendo ai personali riscontri e qui, in questo spazio libero, abita la grandezza della fotografia: se un’immagine ha la presunzione di imporsi sull’osservatore suggerendogli che non c’è altra possibilità di spiegazione oltre quello che vede nel rettangolo stampato, questa non è la fotografia che amiamo. Ruggero Ruggieri è abile a evitare le trappole che possano accostarlo a una fotografia piana: i suoi dubbi circa l’identità, gli stessi che girano intorno al trono del “chi siamo”, sono i nostri e non se ne allontana: il terribile e il grandioso si uniscono per convincerci che siamo altro da quello che vediamo nel riflesso di uno specchio, che l’identità altro non è che un apparato liquido, pronto a mutare>>.
Ruggiero Ruggieri (Modica 1957)
È cresciuto nell’ambiente fotografico trevigiano, dove ha lavorato, come fotografo free-lance, per il quotidiano La Tribuna. Nel 2004 ha inizio la sua attività espositiva, che oltre alle numerose personali lo vede partecipe anche a mostre collettive di rilievo. Negli anni ha collaborato con Jean-Claude Mocik (video-artista francese già Direttore del Dipartimento cinematografia di Fabrica e responsabile dell’Istituto Nazionale Audiovisivi di Francia), Angelo Accardi (pittore) e Gigi Masin (musicista e compositore). È membro dei gruppi Elogio dell’ombra e Grana e ha pubblicato due libri I’m one, I’m another (2019) e La notte mi viene a cercare (2022). Alcune sue fotografie fanno parte della collezione del Museo della Fotografia di Charleroi.