Premio Luce Iblea
Modica + Scicli
20 Settembre – 6 Ottobre 2024

di Enzo Gabriele Leanza
10 Settembre 2024390

Organizzare un festival è una scommessa e un atto di coraggio, che solo una passione profonda può giustificare. Se poi lo fai a certe latitudini la componente di follia richiesta aumenta in maniera esponenziale, ma la soddisfazione alla fine è doppia. Sono certo che gli amici del Gruppo Fotografico Luce Iblea di soddisfazioni negli anni ne hanno raccolte tante, proporzionate agli sforzi profusi, e tante ancora ne raccoglieranno. La generosità e la volontà con cui Renato Iurato, Marcella Burderi, Gaia Aprile e tutti i membri dei vari Direttivi che si sono spesi per la buona riuscita delle attività è stata davvero notevole, a fronte della scarsità di mezzi a supporto. Ma tanto altruismo sta finalmente cominciando a dare i suoi frutti, infatti quest’anno – il festival va in scena dal 20 Settembre al 6 Ottobre tra Palazzo Spadaro a Scicli e Palazzo dei Mercenari a Modica – tanti sponsor e soprattutto due amministrazioni comunali hanno deciso di sostenere il Premio Luce Iblea come merita, offrendo così una possibilità di ulteriore crescita. Del resto questo piccolo festival ibleo vanta un record interessante: è il festival più a sud d’Italia. Non è che manchino i festival fotografici in Sicilia, ma sono, come dire, tutti un po’ più “settentrionali” di questa realtà; non è un segreto infatti che Scicli sia più a sud di Tunisi e questo dato geografico non è da sottovalutare. Come non è da sottovalutare la calorosa accoglienza che gli organizzatori riservano ogni anno ai loro preziosi ospiti costruendo dei rapporti personali che vanno ben al di là del mero aspetto fotografico. L’elenco di chi ha partecipato alle varie tappe del Premio nel corso degli anni è davvero lungo, ma fortemente significativo del progetto culturale che c’è alle spalle di questo contenitore di eventi. Comincerei col citare tutti gli autori premiati, dai compianti Giovanni Chiaramonte e Peppino Leone, recentemente scomparsi, a Livio Senigalliesi che solo un anno fa calcava la scena iblea con signorilità e coinvolgente passione. In mezzo troviamo nomi altrettanto importanti come Alessio Mamo, Eolo Perfido e Francesco Tadini. Continuo l’elenco con tutti quelli che hanno donato un pezzo della loro professionalità alla buona riuscita di ogni attività Pippo Pappalardo in primis, che quest’anno riceverà il Premio Luce Iblea per la Cultura Fotografica, non solo per il suo profondo e radicato sapere ma anche per la sua caparbia volontà di metterlo a disposizione di tutti, Luce Iblea compreso. Seguono poi personaggi importanti che, seppur sotto altro “vessillo”, hanno accompagnato in nuce le sorti degli amici iblei: Mario Cresci e Ferdinando Scianna. Non possiamo dimenticare nemmeno altri illustri ospiti che nel recente passato hanno donato il loro tempo e il loro sapere alla “causa” come il giornalista Michele Smargiassi, il fotografo-editore Franco Carlisi, la critica della fotografia Fabiola Di Maggio, i fotografi Michele di Donato, Pino Ninfa e Andrea Scirè. Dulcis in fundo, quest’anno è il turno di Antonella Monzoni, la prima donna a ricevere il premio, in un’edizione tutta al femminile. Il suo riconoscimento non è però frutto dell’urgenza di una quota rosa, ma una testimonianza forte del valore della sua opera, così come tutti quelli che avranno occasione di incontrarla durante queste giornate modicosciclitane potranno appurare. Ad essa si accompagnano altre donne e non solo, per far sì che il Premio Luce Iblea 2024 sia un’edizione da ricordare.