© Pol Pierart
Fino al 26 Gennaio 2025, presso il Musée de la Photographie di Charleroi, sarà visitabile la mostra Pol Pierart. De progrès ou de force, che propone una selezione di immagini dell’artista belga.
Quelle di Pierart sono immagini semplici ed efficaci che parlano della sua forza e fragilità, della sua rabbia e delle sue illusioni. Sono immagini spesso potenti che riflettono le sue delusioni ed a volte immagini tenere su cui proietta le sue speranze. Sono piccole immagini con grandi ambizioni, proposte in formato cartolina, ricche di aforismi fotografici che più che opera di un moralista, sembrano frasi di un filosofo che, alla fine riescono sempre a commuoverci.
Secondo lo stesso Pierart: <<È la fotografia a creare la relazione, per il fatto stesso che l’osservatore, per cogliere l’opera, è portato a capire qualcosa. Così facendo, anche se non se ne rende conto, sta facendo il lavoro… Questo è il nocciolo della relazione. La giocosità e l’umorismo sono modi per rafforzare il punto>>.
Come scrive Xavier Canonne, Pierart è ammirevole perché “affronta questo mondo con così poche risorse, ostinato come la marea, testardo come la risacca, affrontando i precipizi di un mondo – il nostro mondo – dove regnano ingiustizia, disonestà, avidità e miseria, un mondo dove gli inferi non pensano più nemmeno a nascondersi, offrendosi invece come esempio. Come un’ombra, Pierart a volte mette in scena se stesso nei suoi quadri, non per tracciare un autoritratto, usando il suo volto e il suo corpo alla pari degli oggetti, segno tra i segni, esponendo parole e massime che pone tra il paesaggio e il nostro sguardo. Il suo è un compito di vasta portata: mettere il dito sulle ferite del mondo, dare un’apparenza alle sue ferite e rendere visibile l’assurdità dell’esistenza, laddove la consapevolezza dell’inevitabilità della morte dovrebbe tuttavia essere sufficiente a ridurre molte ambizioni e misfatti”.
Pol Pierart (Liegi 1955)
Ha studiato pittura decorativa e fotografia all’Académie Royale des Beaux-Arts di Liegi. Dal 1979, ha esposto i suoi dipinti e le sue fotografie in numerosi musei e gallerie. Vive e lavora a Liegi e ama giocare con le parole.