Lo scorso 11 Dicembre a Manduria è venuto a mancare lo scultore italiano Pietro Guida.
Guida era nato nel 1921 a Santa Maria Capua Vetere e s’era diplomato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1947. Nello stesso periodo aveva aderito al Gruppo Sud, divenendo uno dei protagonisti del rinnovamento culturale del capoluogo campano.
Nel 1948 diede inizio alla sua attività espositiva, con diverse mostre a Napoli, a Milano ed a Reggio Emilia. Dal 1960 al 1971 fu titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Dal 1960 al 1975 la produzione di Guida fu caratterizzata dall’abbandono del dato naturalistico e dei mezzi tradizionali del fare scultura, per adoperare materiali industriali grezzi, come mattoni, galpomice, tubi eternit, ferro e acciaio. Le prove di questo periodo furono definite dall’artista stesso Opere, costruite proprio per sottolineare l’importanza della fase “costruttiva” nel suo lavoro. Crebbe nel frattempo la notorietà dello scultore, i premi, le commesse prestigiose, come quella del 1972 per la realizzazione di una scultura di dimensioni monumentali realizzata per l’Italsider di Taranto.
Il suo lavoro fu attenzionato della critica più qualificata con scritti, tra gli altri, di Filiberto Menna ed Enrico Crispolti. Dalla seconda metà degli anni Settanta, Guida scelse di rinunciare all’attività espositiva e ritorna nel frattempo alla figurazione, realizzando grandi statue in scabro cemento. Recuperò la carnalità delle formose figure femminili di Marini e gli squarci poetici sul vissuto quotidiano di Martini, maestri che non aveva mai smesso di amare. Interpretò, con insistenza, soprattutto negli ultimi anni, il tema del mito. Nel 1993 interrompe il silenzio espositivo con la mostra personale allestita presso il Castello Carlo V di Lecce. Seguirono alcune mostre personali, su tutte la mostra antologica nel 2008 presso il Monastero degli Olivetani di Lecce, promossa dal Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia dell’Università degli Studi del Salento, associata alla pubblicazione di un catalogo che ripercorre filologicamente l’intero percorso artistico di Guida e la corposa quanto autorevole analisi critica. Nel 2012 espose, nelle sale di Castel dell’Ovo a Napoli, una sua personale curata da Francesco Abbate. Nel 2016 per Le Grandi Mostre nei Sassi ha esposto a Matera le sue sculture e una contemporanea mostra di disegni nella sede del circolo La Scaletta.