La mostra Paolo Novelli. Il giorno dopo la notte, a cura di Walter Guadagnini ed esposta nella Project Room di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, sarà visitabile ancora fino al 21 luglio 2024.
All’interno di un unico spazio vengono posti in dialogo due cicli di lavoro del fotografo bresciano, realizzati fra 2011 e 2018, opere centrali nell’evoluzione del suo linguaggio, entrambe realizzate in analogico in un rigoroso bianconero, nel quale il processo di stampa assume un’importanza fondamentale.
Le due serie presentano sostanzialmente un unico soggetto, le finestre, coperte da persiane chiuse o murate, sulle facciate di edifici che non presentano alcuna caratteristica architettonica di particolare fascino. La notte non basta è composto da una sequenza di notturni, dove le finestre – o meglio le persiane che ne impediscono la vista – emergono dal buio dialogando con la luce dei lampioni, mentre Il giorno non basta si concentra sulla luce diurna che tocca le rientranze geometriche costituite dalle finestre murate, che diventano quasi delle forme astratte, segni minimali sulla superficie dell’edificio.
Il titolo deriva da una riflessione del fotografo sui modi di dire, che si allarga a una visione della vita: «quando le cose vanno male, qualcuno a fine giornata ci rincuora con frasi come: “dormici sopra, fai passare la notte e domani mattina vedrai …”. Poi ti svegli e non è cambiato nulla. A volte rimane solo un desiderio, incalzante: scappare; cosa che alla fine non succede quasi mai; da qui la seconda parte del dittico “il giorno non basta”, con ipotetico sottotitolo “a fuggire”».
La ricerca di Novelli è fatta di tempi lunghi di realizzazione che richiedono tempi altrettanto lunghi di visione, poiché le immagini sono fatte di variazioni minime, di spostamenti della luce e dell’ombra, di sfumature nei toni, in un morandiano affondo nel mistero della restituzione del mondo per via di immagini, tanto più silenziose quanto più evocative.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Dario Cimorelli Editore.
Paolo Novelli è attivo dalla fine degli anni Novanta; a partire dagli anni Duemila ha pubblicato diverse monografie, tra cui Interiors in occasione della sua prima mostra alla Galleria Massimo Minini nel 2011, galleria nella quale ha tenuto anche la sua mostra più recente, nel 2022. Di rilievo anche la mostra alla Triennale di Milano tenutasi nel 2019, a cura di Giovanni Martini, che è stato, insieme a Lanfranco Colombo, Arturo Carlo Quintavalle e Giovanni Gastel, uno degli autori che più hanno sostenuto e interpretato il suo lavoro.
Per info https://camera.to/mostre/paolo-novelli-il-giorno-dopo-la-notte/
Paolo Novelli (Brescia 1976)
Esponente della fotografia di ricerca italiana, opera dal 1997 attenendosi alla ripresa analogica in bianconero, come parte integrante della propria attività artistica, attraverso l’uso della sola luce naturale o ambientale e di una rigorosa stampa in camera oscura. Nel 1999, dopo essere stato selezionato per una residenza presso Fabrica (diretta da Oliviero Toscani), decide di iniziare un’opposta e autonoma ricerca legata al tema dell’incomunicabilità dell’uomo contemporaneo nelle sue varie declinazioni, attraverso progetti in forma seriale. Porte, tunnel, nebbie, finestre, morte, persone riprese di spalle caratterizzano così i cicli di fotografie presentati a oggi in otto monografie, con testi, tra gli altri, di Olivo Barbieri, Giovanna Calvenzi, Lanfranco Colombo, Massimo Minini e Arturo Carlo Quintavalle. Dal 2003 inizia un’intensa attività espositiva in spazi privati e istituzionali, tra cui le mostre personali: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, Torino (2024); Triennale Milano (2019); Palazzo Grillo, Genova (2019); Istituto Italiano di Cultura, Amsterdam (2015); Palazzo d’Accursio, Bologna (2006); Rocca di San Giorgio, Orzinuovi (2006); Palazzo Comunale di Cremona (2005). Sue opere prendono parte inoltre a diverse mostre collettive pubbliche, tra cui: Lo sguardo radicale. Passione e rigore nella fotografia di ricerca italiana, Palazzo Comunale di Seriate (2023-2024); Flashback. Fotografia italiana di sperimentazione, 1960-2016, Palazzo Ducale, Genova (2016); Massimo Minini. Quarant’anni 1973-2013, Triennale Milano (2013-2014); I mille. Scatti per una storia d’Italia, Palazzo del Governatore, Parma (2012); Dieci per Cento: dieci artisti contemporanei a Cento, Rocca di Cento (2008); Festival di Fotografia di Sestri Levante, Palazzo Comunale (2009). Dal 2000 è presente in diversi eventi internazionali di arte contemporanea, tra cui: Art Basel (2024), AIPAD Photography Show New York (2017), KIAF Seoul (2009), Flash Art Event, Milano (2013), Fotofever, Parigi (2013-2014). Le sue fotografie sono state pubblicate inoltre in riviste italiane e internazionali, tra cui: Artforum (2016), The Sun Magazine (2015), Zoom (2012), Fool Magazine (2011), AD Architectural Digest (2017).
In occasione della sua lectio magistralis in Triennale Milano nel 2017, è nominato socio ad honorem dall’AFIP (Associazione Fotografi Italiani Professionisti), allora presieduta da Giovanni Gastel.