Paola Agosti
MAXXI – L’Aquila
Fino al 2 Febbraio 2025

di Spectrum Web Team
21 Dicembre 202435

© Paola Agosti

 

Fino al 2 Febbraio 2025, presso il MAXXI de L’Aquila, saranno in esposizione venti fotografie che ripercorrono il lavoro di Paola Agosti che, per decenni e in diversi continenti, ha raccontato le donne, ritratte nel proprio contesto di vita, impegnate nel tentativo di affermare un diverso ruolo sociale e di proporre una nuova visione culturale.

L’esposizione, curata da Simona Antonacci, presenta le immagini acquistate dal MAXXI nel 2023, tratte da diverse serie fotografiche che l’artista ha condotto nel corso del tempo.

Considerata tra le principali fotogiornaliste italiane, impegnata sul piano del reportage sociale così come su quello dell’attualità politica, Paola Agosti ha seguito a lungo il movimento femminista e più in generale il mondo femminile: dalle rivendicazioni delle donne per i loro diritti alle lotte contro la violenza di genere, dalla denuncia dell’isolamento domestico all’analisi del lavoro in fabbrica.

Questo interesse l’ha accompagnata sempre nella sua attività di fotografa indipendente, portandola a compiere numerosi viaggi in Europa, in Sud America, negli Stati Uniti e in Africa.

Il focus proposto nella succursale aquilana del prestigioso museo romano presenta fotografie già inserite in due suoi fortunati libri: Riprendiamoci la vita (racconto per immagini dell’irruzione delle donne come soggetto sociale sulla scena politica italiana del 1976) e La donna e la macchina (dedicato alle donne al lavoro nelle fabbriche dell’Italia settentrionale tra i primi anni Settanta e i primi anni Ottanta). 

 

 

 

© Carlo Soffietti

 

Paola Agosti (Torino 1947)

È riconosciuta come una delle fotografe italiane più significative del Novecento. Ha iniziato nel 1969 la sua attività di fotografa indipendente che l’ha portata a compiere vari viaggi in Europa, Sud America, Stati Uniti e Africa. Ha incontrato e fotografato leader politici, uomini di cultura e artisti di fama internazionale. Si è occupata con particolare attenzione di volti e fatti del mondo femminile; ha indagato la fine della civiltà contadina del Piemonte più povero, le vicende dell’emigrazione piemontese in Argentina e ha fotografato i grandi protagonisti della cultura europea del secolo scorso, realizzando alcuni volumi e mostre su questi temi. Ha pubblicato, dal 1976 ad oggi, numerosi libri fotografici e ha esposto le sue immagini (alcune delle quali fanno parte delle collezioni permanenti di vari musei) in Italia e all’estero. Negli ultimi anni ha inoltre curato varie pubblicazioni dedicate alle memorie familiari, piccole storie individuali che possono diventare Storia.