Oliviero Toscani
1942-2025

di Enzo Gabriele Leanza
13 Gennaio 202534

Oggi, 13 Gennaio 2025, ci ha lasciati, all’età di 82 anni, Oliviero Toscani. Il noto creativo italiano è morto presso l’Ospedale di Cecina dove era stato ricoverato alcuni giorni fa a causa dell’aggravarsi del suo quadro clinico fortemente compromesso dall’amiloidosi che gli era stata diagnostica nel 2023.

Definire Toscani semplicemente un fotografo sarebbe assolutamente riduttivo. Come testimonia la sua intensa attività professionale e creativa, l’uomo che avevamo di fronte era un genio irriverente, un comunicatore tanto impertinente quanto efficace, un personaggio sempre sopra le righe.

Toscani era nato a Milano nel 1942 all’interno di una famiglia di fotografi: suo padre Fedele era un fotoreporter del Corriere della Sera, mentre la sorella Marirosa, insieme al marito Aldo Ballo, dirigeva uno dei più importanti studi fotografici di architettura, interni e design.

Fu un talento precoce e pubblicò la sua prima foto sul Corriere a soli 14 anni, si trattava di un ritratto dolente di Rachele Mussolini il giorno della tumulazione del corpo del marito presso il Cimitero di Predappio, dove era andato al seguito del padre.

Nel 1965 si diplomò in fotografia alla Kunstgewerbeschule di Zurigo, dove è stato allievo di Serge Stauffer, specialista di Marcel Duchamp. Iniziò quasi subito a lavorare nella pubblicità e la sua prima campagna fu quella per il cornetto Algida.

Iniziò presto a lavorare per riviste come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Sterne, l’Uomo Vogue e realizzò foto per le campagne di alcuni tra i più importanti marchi di moda come Valentino, Chanel, Fiorucci, Esprit e Prenatal.

La grande novità del suo approccio alla fotografia pubblicitaria consistette nell’attingere a piene mani alle problematiche sociali del momento e nell’inserirle nelle pagine patinate della pubblicità. Questo suo nuovo approccio trovò il coronamento nel rapporto, iniziato nel 1982, con Benetton. Per il noto marchio veneto, Toscani curò sia la ripresa fotografica sia il concept delle campagne pubblicitarie: temi come l’uguaglianza razziale, la mafia, la lotta all’omofobia, il contrasto al diffondersi dell’AIDS, la ricerca della pace, l’abolizione della pena di morte vennero per la prima volta proposti sui cartelloni stradali e sulle pagine pubblicitarie.

Nel 1991, sempre all’interno di Benetton, lanciò la rivista Colors, e nel 1994 Fabrica, centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna, con cui ha prodotto progetti editoriali, libri e mostre. Nel 2000 interruppe la collaborazione con il gruppo Benetton in seguito a una controversa campagna che utilizza foto reali di condannati a morte negli Stati Uniti e che provocò azioni di ritorsione verso la casa di moda.

Nel 2010 l’Accademia di Belle Arti di Firenze lo ha nominato Accademico d’onore. Nel 2016 ha partecipato, in qualità di giudice, a Master of Photography, talent show riservato a fotografi amatoriali e professionisti. Nel 2019 ha ricevuto il premio alla carriera dell’Art Director’s club tedesco.

Dal 2018 al 2020 Toscani riprese la sua collaborazione con Benetton, curando le campagne fotografiche dell’azienda e tornando a ricoprire il ruolo di direttore artistico di Fabrica, lanciando in questo contesto il progetto Fabrica Circus, che prevede la creazione di una fucina di artisti rinascimentali dove la creazione non ha limiti o etichette. Questo secondo passaggio in Benetton terminerà nel luglio del 2020, quando Toscani sarà licenziato in seguito ad alcune sue dichiarazioni sul crollo del Ponte Morandi.