Dal 9 Novembre al 15 Dicembre 2024 il MUDEC ospita la mostra fotografica di Davide Monteleone, che con Critical Minerals – Geography of energy è il vincitore della sezione Segnalazioni del Photo Grant di Deloitte 2024, promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte e in collaborazione con 24 ORE Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di Black Camera.
Il progetto espositivo, presentato dal gallerista e curatore Pierre André Podbielski, è un viaggio visivo che esplora le trasformazioni del panorama energetico globale verso le fonti rinnovabili: è un’esplorazione ponderata sulle possibilità che questi cambiamenti rappresentano, invitando gli spettatori a riflettere sull’intreccio di narrazioni geopolitiche, sociali e ambientali che emergono dalla crescente domanda di minerali essenziali per le energie rinnovabili.
Il tema proposto per questa seconda edizione del premio è infatti Possibilities: le fotografe e i fotografi sono stati quindi chiamati a guardare al futuro con l’obiettivo di cogliere le possibilità di cambiamento e di trasformazione che il tempo presente, personale e storico, offre.
In mostra saranno esposte anche le opere della fotografa brasiliana Fernanda Liberti, vincitrice della Open Call 2023, con il progetto Dust From Home, al quale l’artista ha lavorato grazie al contributo del grant e che viene presentato per la prima volta al MUDEC. Ispirato dalle storie migratorie della famiglia dell’artista, di origine siriana, italiana e albanese, questo progetto si sviluppa a partire dal prezioso archivio fotografico familiare, in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, per creare un incredibile ponte iconografico che unisce paesaggio, memoria storica, nostalgia, eredità e politica territoriale.
Il percorso espositivo sarà poi completato da un’anteprima dell’idea progettuale della vincitrice o del vincitore dell’Open Call 2024 Fabiola Ferrero, dedicata a fotografe e fotografi Under 35.
Davide Monteleone (Potenza 1974)
È un artista visivo, ricercatore e National Geographic Fellow il cui lavoro spazia dalla creazione di immagini al giornalismo visivo, dalla scrittura ad altre discipline. I temi ricorrenti nei suoi lavori sono la geopolitica, la geografia, l’identità, i dati e la scienza. Nato nel 1974, ha trascorso, tra il 2000 e il 2021, oltre un decennio in Russia, dove ha prodotto le sue prime serie e quattro acclamate monografie: Dusha (Postcart 2007), Red Thistle (Actes Sud 2012), Spasibo (Kehrer 2013), The April Theses (Postcart 2017). Collabora con National Geographic, Time e The New Yorker e il suo lavoro è stato presentato sotto forma di mostre e installazioni in gallerie e musei, tra cui la Saatchi Gallery di Londra, il Nobel Peace Center di Oslo, il MEP di Parigi, il Palazzo Delle Esposizioni di Roma, i Rencontres de la Photographie di Arles e fiere d’arte come Paris Photo e Photo London. Nel 2022, la sua indagine dati-visiva sull’espansione economica della Cina è diventata una mostra e un libro intitolato Sinomocene (Artphilein 2022). Da diversi anni si occupa di questioni legate al clima che si intersecano con l’economia e la geopolitica. Tra i riconoscimenti ottenuti figurano il recente terzo posto al Sony World Photography Award (2024), il National Geographic Fellowship (2019), l’Asia Society Fellowship (2016), il Carmignac Photojournalism Award (2013), l’EPEA Award (2012), l’European Publisher Award (2011) e diversi World Press Photo. Ha conseguito un Master in Arte e Politica alla Goldsmiths University di Londra ed è interessato al ruolo teorico e all’uso delle immagini tecniche nella società e al rapporto tra immagini e dati. È curatore e formatore in numerose istituzioni pubbliche e private.
Fernanda Liberti (Rio de Janeiro 1994)
È un’artista brasiliana che lavora con la fotografia e il video. Cresciuta a Rio de Janeiro, caotica città metropolitana circondata dalla foresta pluviale e dalla spiaggia; questo contrasto tra il mondo naturale e quello artificiale è un tema ricorrente che esplora nel suo lavoro. Dalle foreste e cascate ai corpi umani e alle ambientazioni surreali, la sua opera è un tentativo di comprendere la nostra relazione con gli ambienti in continua evoluzione in cui viviamo. Uno studio per esplorare i ruoli e le esperienze postcoloniali delle persone afrodiscendenti, delle donne e delle persone LGBTQ+ nel XXI secolo.