Mimmo Irrera
Palacultura – Messina
Fino al 28 Gennaio 2025

di Spectrum Web Team
4 Gennaio 202541

Inaugurata lo scorso 27 Dicembre, presso il Palacultura di Messina,  la mostra fotografica Come l’araba fenice rinasce dalle ceneri dal bello rinasce la periferia di Mimmo Irrera – promossa da Kromika Immagine e patrocinata dal Comune di Messina – sarà visitabile fino al 28 Gennaio.

L’intento dell’esperto fotografo messinese, attraverso questo suo recente lavoro, è quello di valorizzare la periferia, spesso oscurata dal centro storico, esponendo immagini di luoghi affascinanti e belli, talvolta sconosciuti ai cittadini stessi.

Come descritto da Marcello Mento nel testo introduttivo della mostra, “nell’immaginario collettivo la periferia è sinonimo di degrado e abbandono”, ma Mimmo Irrera, con le sue fotografie, dimostra il contrario, e cioè che nella periferia c’è del bello da valorizzare, partendo, in questo percorso fotografico, da Ponte Schiavo e dal Monastero Benedettino di San Placido Calonerò, passando per i resti del castello del Marchese De Gregorio-Alliata.

Nel percorso espositivo non mancano nemmeno luoghi emblematici come la chiesa arabo-normanna di Santa Maria di Mili San Pietro, la chiesa di San Nicola a Zafferia, Palazzo Vita a Pistunina, senza dimenticare Santa Lucia, Larderia e Minissale, per continuare con foto di Camaro Superiore con Mata e Grifone, Giostra con la Badiazza e la Fenice del parco urbano di Tremonti/Casa Nostra, Faro, Ganzirri, Paradiso, Contemplazione, Annunziata e il Villaggio Matteotti.

In questa ricerca Irrera non lascia nulla al caso e la sua mostra diventa un vero e proprio excursus di una città fuori dall’ordinario.

 

 

 

Mimmo Irrera (Messina 1947)

S’è avvicinato alla fotografia nel 1970. Dopo aver spaziato in diversi ambiti ha scelto il ritratto come mezzo di espressione a lui più congeniale. Come lui stesso sostiene questo genere fotografico rappresenta ” un momento di magia non spiegabile a parole, una emozione che non si ripete, si rinnova di volta in volta”, perché “la gente è bella così com’è, per la diversità che le caratterizza”. Ha da sempre prediletto il bianco nero, che cura personalmente in tutte le fasi, con una particolare attenzione per la stampa in camera oscura a cui dedica molto tempo e qualche segreto. Ha ottenuto riconoscimenti e ha esposto in molte città italiane e straniere: Bruxelles, Catania, Firenze, Klagenfurt, L’Aquila, Messina, Napoli, New York, Pescara, Roma e Vercelli. Monografie e articoli a lui dedicati sono apparse su: Giornale di Sicilia, il Fotoamatore, Parentesi, Print Flash, Centonove, Il Ponte sullo Stretto, Gazzetta del Sud, Progresso Fotografico, Grazia, La Stampa, L’Eco del Sud, Tutti Fotografi. Negli anni ha pubblicato diversi libri: Giardini del Silenzio (Il Gabbiano 1990), Beltà e Vanità (Il Gabbiano 1991), Messina viva (GBM 1996) e Terra, Acqua, Mito (EDAS 2003).