María Silvia Esteve
MEP – Parigi
Fino al 19 Gennaio 2025

di Redazione Spectrum Web
14 Dicembre 202435

© María Silvia Esteve

 

La Maison Européenne de la Photographie presenta, fino al 19 Gennaio 2025, la prima mostra personale in Francia della regista argentina María Silvia Esteve, la cui installazione immersiva Cortex affronta il rapporto con la memoria e il subconscio.

Esplorando la connessione tra memoria e trauma, Cortex è un’installazione video immersiva che evoca una foresta labirintica immersa in un paesaggio sonoro popolato da organismi viventi.

Punto di partenza per il prossimo documentario ibrido di María Silvia Esteve Mailin, basato sulla storia di Mailin Gobbo, che è stata abusata sessualmente per quindici anni dal prete della sua scuola, il cortometraggio Cortex evoca l’atmosfera di una foresta onirica, come nel racconto di una fiaba, guidata dalla ricerca per recuperare la memoria di un passato dimenticato.

Immaginata come una visione metaforica del subconscio di un individuo, l’installazione è concepita come un luogo sacro in cui la memoria si trasforma in un organo attivo in costante riflessione. I diversi strati del nostro subconscio sono evocati da un gioco di luci e ombre che genera molteplici densità e texture. Mentre la foresta viene gradualmente inghiottita da una densa massa rossa, l’installazione video crea uno spazio ambiguo che emerge dal contrasto tra luce e oscurità. Attraverso la presenza diffusa di immagini e suoni, María Silvia Esteve riproduce una metafora delle nostre stesse domande esistenziali, generando una strana sensazione ipnotica che mette i visitatori di fronte alla propria esistenza. Ambientata in uno spazio circolare senza marcatori spaziali o temporali, l’installazione è concepita come un luogo senza confini, evidenziato dall’uso di pannelli trasparenti che interrompono la linearità del luogo. In questo modo, il pubblico viene coinvolto in uno spazio sensoriale, immergendosi nell’universo onirico e riflessivo della regista.

 

María Silvia Esteve (Ciudad de Guatemale 1987)

È una regista e produttrice argentina. Istruita in arti e canto lirico fin dalla giovinezza, ha scritto e diretto film, alcuni dei quali sono stati presentati in anteprima a Cannes, hanno vinto a Locarno e sono stati proiettati al MoMA. È stata membro ufficiale della giuria in numerosi festival cinematografici internazionali e membro del comitato di valutazione del Colombian Film Fund, Proimágenes.Premiata dall’Associazione Spagnola degli Autori di Cinematografia AEC, prima che il suo primo lungometraggio documentario Silvia avesse la sua anteprima mondiale all’IDFA 2018. Il film ha vinto al Docaviv, all’Habana Film Festival, al DocLisboa, tra gli altri. Il suo film Criaturaha vinto il Pardino d’oro per il miglior cortometraggio d’autore al Locarno Film Festival 2021 ed è stato selezionato in più di 100 festival tra cui Sitges, Fantasia, MIFF, Gouna. Il suo cortometraggio The Spiral ha avuto la sua anteprima alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022 ed è stato selezionato al New Directors/New Films MoMA, all’Hong Kong International Film Festival e all’IDFA. Il suo prossimo lungometraggio Mailin ha vinto l’IDFA Bertha Fund, il Brouillon d’un rêve de la Scam, ha vinto due volte il Visions du Réel Industry 2022 come progetto con il più alto potenziale internazionale e ha ottenuto il Main Post Production Award al TiDF26 AGORA – Thessaloniki Documentary Film Festival. È fondatrice e presidente del collettivo audiovisivo femminile HANA Films ed i suoi progetti sono storie di donne, mostrate attraverso un immaginario visivo esuberante con una forte base sperimentale,