Il 29 Novembre alle ore 18.00, presso il Panificio Agricolo Fratantonio di Modica, verrà inaugura la personale fotografica di Giuseppe Cupperi dal titolo Bambino per sempre, che rimarrà visitabile fino al 29 Dicembre.
Il fotografo modicano, con questo suo lavoro, racconta una storia intima e personale, la storia di Gabriele, suo figlio, affetto da disturbo dello spettro autistico. Nel tempo la fotografia è diventata per padre e figlio uno strumento di dialogo e di reciproca meraviglia. Gabriele, chiuso nel suo mondo, sembra aprirsi attraverso lo sguardo che rivolge alle immagini che il padre realizza con lui. In quelle fotografie Gabriele riconosce sé stesso nella visione del padre e Giuseppe accoglie suo figlio nella consapevolezza che quello che vive, in fondo, è un dono, quello di “restare bambino per sempre”.
Come scrive il critico Giuseppe Cicozzetti nel testo introduttivo: <<Con la mostra Bambino per sempre, Giuseppe Cupperi introduce alcune considerazioni sul tema della fotografia sociale, categoria alla quale le immagini che vediamo appartengono di diritto. Più di ogni altra forma fotografica, quell’insieme di stili, di linguaggi e obiettivi più o meno soggettivi che da sempre nutrono l’interesse dei fotografi, la fotografia sociale fonda la sua vocazione nella pretesa, giustissima, che le fotografie possano contribuire, se non alla risoluzione, alla messa in luce delle problematiche civili e sociali. La fotografia così, recuperando il primato di farsi funzione, diventa potente come un’arma. Giuseppe Cupperi è in questo solco. Le sue fotografie testimoniano la sua soggettività: il suo sguardo, direzionato su un microcosmo, quello famigliare, è insieme onesto e partecipe allo stesso tempo, perché le immagini di Bambino per sempre sono enunciate da un soggetto che ha preso posizione nel mondo>>.
All’inaugurazione, per indagare meglio il lavoro fotografico di Cupperi e la tematica da lui affrontata, saranno presenti, oltre al critico fotografico Giuseppe Cicozzetti, il neuropsichiatra Giovanni Vaccaro, la logopedista Daniela Fargione e la neuropsicomotricista Francesco Di Gregorio.