Fino al 15 Dicembre 2024 al GATA di Taranto sarà in esposizione Dada is not dead del collettivo artistico Dott. Porka’s.
Il collettivo è nato alla fine degli anni Novanta con fumetti autoprodotti e street tv. Pionieri italiani dell’interventismo urbano, i Dott. Porka’s sviluppano performance di street-photo e sperimentano la street art, da cui si sono progressivamente allontanati a causa della sua istituzionalizzazione, per esplorare nuovi percorsi nel muralismo contemporaneo.
La mostra Dada is not dead riprende una serie di esposizioni avviate nel 2018, poi interrotte dal COVID-19, volte a celebrare i diciotto anni di attività dei Dott. Porka’s. Il titolo della serie richiama i dadaisti, una delle correnti artistiche, che, insieme al situazionismo, influenzano la loro ricerca artistica.
Il filo conduttore che lega le opere proposte è la realtà violata dall’uomo e le distorsioni da questo imposte all’ambiente circostante che viene di conseguenza sigillato come “zona rossa” e reso inaccessibile dopo l’abuso. In Italia ci sono migliaia di “zone rosse”. Spazi sequestrati per i motivi più disparati: frane, smottamenti, terremoti, rifiuti tossici, controversie legali. L’inaccessibilità del luogo consente alle autorità di “dimenticarsene. Quell’azione violenta che istituisce zone rosse per sottrarre un territorio ai suoi abitanti e assolvere l’operato del Potere.
I loro lavori sono stati esposti in festival e mostre internazionali in Europa, Stati Uniti e Brasile e hanno rappresentato l’Italia al Festival du Film Italien di Villerupt, in Francia.