Davide Peretti Poggi
Pinacoteca Civica – Pieve di Cento
Fino al 23 Febbraio 2025

di Spectrum Web Team
8 Gennaio 202533

L’altro volto è la mostra personale di Davide Peretti Poggi, a cura di Elisa Busato e Alighiera Peretti Poggi, pensata appositamente per gli spazi espositivi della sala mostre temporanee presso la Pinacoteca Civica “Graziano Campanini” di Pieve di Cento e lì esposta fino al 23 Febbraio.

Il percorso si concentra sul tema del ritratto, centrale nella ricerca dell’artista, rivisitato in chiave contemporanea attraverso dipinti in cui la sperimentazione del colore e la sua matericità dialogano con la fragile sostanza delle sculture.

Le opere esposte, sono un omaggio al rapporto dell’artista con la figura di Graziano Campanini, instancabile promotore di cultura di Pieve di Cento, a cui la Pinacoteca è dedicata e con il quale Peretti Poggi aveva un profondo rapporto di stima, tanto da dedicargli un ritratto, donato al Comune di Pieve di Cento ed esposto per la prima volta in questa occasione.

Peretti Poggi ha cominciato il suo percorso artistico sulle orme del padre Wolfango e dello zio Severo Pozzati, detto Sepo, affrancandosi ben presto ed elaborando uno stile personale e un linguaggio originale che analizza il corpo e il volto dell’essere umano al fine di consacrarlo per emanciparlo dal processo di oggettificazione a cui è sottoposto oggigiorno.

I soggetti, in atteggiamenti di profonda riflessione emergono dal fondo monocromo della tela invitando l’osservatore a partecipare alle emozioni e all’introspezione suggerita dall’intimità degli sguardi.

L’incompiutezza dei volti e dei corpi rappresentati, attraverso la luce e la forza del colore, contribuisce a farne emergere la fisicità, chiamando chi li contempla a definirne le forme attraverso il proprio sguardo, sia nei dipinti come nelle sculture composte da tele lacerate che rievocano la leggerezza e fragilità dell’essere umano.

 

 

 

Davide Peretti Poggi (Bologna 1967)

Proviene da una famiglia di pittori (Wolfango, Sepo, Mario e Concetto Pozzati) di cui continua con passione la tradizione. Terminato il liceo classico si è diplomato a Firenze in restauro di tavole e tele, svolgendo l’attività di restauratore per una quindicina d’anni; dopo questo periodo si è dedicato esclusivamente alla pittura e da qualche anno anche alla scultura. Negli anni 1996-1997 ha insegnato disegno alle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna insieme al padre Wolfango nell’ambito del progetto Mano-Matita Museo. Dal 1999 organizza lezioni di disegno e pittura per adulti e bambini presso il suo studio a San Lazzaro di Savena. Dal 2010 al 2022 è stato docente di disegno e discipline pittoriche presso l’Università Primo Levi di Bologna.