Città sospese
Torretta Pepoli – Erice
Fino al 24 Agosto 2024

di Redazione Spectrum Web
4 Agosto 2024331

 

Il Museo Cordici e la Torretta Pepoli, con il patrocinio del comune di Erice, sono lieti di presentare Città sospese, un’interessante esposizione di opere fotografiche che esplorano il tema del paesaggio in chiave transfigurativa.

Questo progetto collettivo è il risultato di un intenso anno di riflessione e ricerca da parte di quarantuno fotografi contemporanei, con l’intento di offrire una visione unica e diversificata dell’arte fotografica.

La mostra, organizzata dal collettivo di Fotografia Transfigurativa presenterà dal 10 Agosto al 24 dello stesso mese una raffinata selezione di opere all’interno degli spazi della Torretta Pepoli di Erice.

L’inaugurazione, prevista per il 10 Agosto 2024, rappresenterà un’opportunità imperdibile per immergersi nell’essenza della fotografia transfigurativa. Gli autori saranno presenti per approfondire i principi fondamentali che guidano questa corrente espressiva. Immaginare un paesaggio in chiave transfigurativa significa affidarsi ai filtri diffrattivi ed espansivi propri del sogno e dello sguardo metafisico.

Carlo Riggi, uno degli autori in mostra, così ci racconta l’essenza di questa iniziativa: <<Se le guardi a lungo con intenzione, dopo un po’ le cose ci parlano”. Di cosa ci parlano i nostri paesaggi? Di noi, certo, dei territori che abbiamo esplorato con le nostre fotocamere, ma ci parlano anche del genere fotografico in sé: il nostro è un paesaggio sul paesaggio. Nel nostro percorso non abbiamo inteso compiere un’analitica ricognizione geografica, ma proporre una rivisitazione del genere paesaggio attraverso l’approccio transfigurativo. Il paesaggio a cui abbiamo dato luce è il nostro pensiero sul mondo, un ritratto della natura, cioè tutto quanto le nostre emozioni possono cogliere di ciò che ci è intimo, che ci sta intorno e dentro, e a cui sentiamo di appartenere. Un pensiero condotto con gli occhi socchiusi del sognatore, sfrangiato, mosso, vignettato; oppure fermo, silenzioso, riflessivo. Le nostre città sono sospese perché quello è lo stato del sogno, quando tutto si ferma e si entra a far parte di una cosmogonia sovraordinata, che unisce gli esseri, le cose, i sentimenti e tutta la grazia del creato dentro uno scatto. Il nostro paesaggio ha un rapporto conflittuale con la bellezza. Molto diversa dal paesaggio tradizionale, che di un certo conformismo estetico troppo spesso si nutre. La bellezza che noi cerchiamo si muove fuori dalle orbite del sensazionalismo e della spettacolarizzazione. Le nostre immagini ci cullano dentro armonie fatte anche di brutture, di buio o di angoscia, perché è quella la nostra realtà prima. Che spesso rifuggiamo, proteggendoci dietro il paravento di un bello già collaudato, ma che invece vogliamo provare a riparare, attraverso il recupero di assetti formali più coinvolgenti e meno stereotipati. Abbiamo suddiviso il nostro mondo in quattro quadranti, come altrettante dimensioni metaforiche. Nord, Sud, Est, Ovest sono categorie esistenziali, inclinazioni dell’anima, stati dello spirito. Li abbiamo assunti per verificarli, e eventualmente sconfessarli, per uscire dallo stigma sociologico, ribaltando ataviche convinzioni. Da questo punto di vista, la nostra è una vera indagine sul mondo, dall’esito per nulla scontato, che ognuno potrà esplorare in una sorta di messa alla prova dei propri pregiudizi. Abbiamo fotografato il paesaggio non per spiegarlo, ma soprattutto per capirlo>>.

Espongono, in rigoroso ordine alfabetico Rosetta Agliardi, Giuseppe Alizzi, Angelo Angioi, Francesco Barillaro, Marzia Bernini, Marco Biancardi,  Angelo Casoni, Laura Cavallari Buzzanca, Maurizio Cassese, Marina Ceccarini, Giorgio Cerutti, Pierfranco Fornasieri, Luigi Fortini, Rosanna Foti, Ottavia Gori, Pietro lacono Quarantino, Stefania Lecca, Letizia Lencioni, Giuseppe Lentini, Pietro Lo Buglio, Astolfo Lupia, Agostino Maiello, Veronica Manganaro, Giorgio Marras, Alessandro Mazzoli, Antonella Messina, Monia Monea, Stefano Montinaro, Jan Noszczyk, Umberto Pace, Michele Palma, Rosita Percacciuolo, Stefania Piccoli, Carlo Riggi, Rodolfo Rubagotti, Ilaria Siddi, Domenico Summa, Cristiano Vassalli, Renzo Vetturelli, Andrea Virdis e Paolo Volpi