Scriptorium. Macchine e voci dello spirito è la mostra personale di Antonio Poce, che rappresenta il secondo appuntamento del 2024 con l’arte contemporanea all’interno dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Un ulteriore step che si pone in continuità con le mostre allestite, a partire dal marzo 2023, nell’atrio del Rettorato, e in linea con la volontà dell’Ateneo di offrire i suoi spazi ad eventi espositivi che possano presentare e diffondere la conoscenza della creatività artistica territoriale e nazionale.
Il lavoro di Antonio Poce – esposto fino al 7 Novembre presso l’Atrio del Rettorato – s’inserisce in un flusso ininterrotto di sperimentazione verbovisiva che affonda le sue radici nelle avanguardie storiche del Novecento ed è caratterizzato da una evidente componente transdisciplinare che consente all’artista di scavalcare le barriere tra discipline e sovvertirne le tecniche.
In occasione della mostra Scriptorium. Macchine e Voci dello spirito, Poce rende omaggio alla scrittura, alla forza della parola scritta e alla sua capacità di incidere sulla nostra esistenza quotidiana, e lo fa all’ombra dell’Abbazia di Montecassino, uno dei maggiori centri di diffusione di quella scrittura, in epoca medievale, nota come beneventana.
Le opere in mostra sono parte integrante di due serie di lavori cui l’artista si dedica da tempo: una prima, dedicata alle Confessiones di Sant’Agostino, nella quale il dato pittorico si interfaccia con brani estratti dal celebre scritto del Santo, e una ulteriore nella quale Poce presenta le sue Macchine Spirituali, dispositivi di natura quasi patafisica per ispirare la genesi del processo creativo.
La mostra, curata dal prof. Luca Palermo, docente di Storia dell’arte contemporanea presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Ateneo cassinate, è promossa, nell’ambito delle attività di Terza Missione, dalla prof.ssa Ivana Bruno, delegata del Rettore per la Diffusione della conoscenza e della cultura.
Antonio Poce (Casalvieri 1947)
Compositore e Visual Artist, che da moltissimi anni integra la creazione musicale con le videoscritture e le arti grafiche. Dopo il Liceo studia la Composizione con Ennio Morricone, Domenico Guaccero e Salvatore Sciarrino. Si laurea in Lettere presso l’Università Sapienza di Roma con ricerche sul linguaggio musicale contemporaneo. Ideatore e Direttore Artistico di Europa Festival (1994-2001), ha contribuito a innovare la programmazione artistica italiana invitando molti artisti autorevoli a produrre flash-opere, lavori originali noti per le progressive integrazioni fra musica, poesia e arti visive. Nel 1997 ha costituito il gruppo Hermes Intermedia che, in collaborazione con Giovanni Fontana, Giampiero Gemini e Valerio Murat, ha assunto assai presto un ruolo di primo piano nel rinnovamento del linguaggio audiovisivo. Con Valerio Murat ha fondato nel 2022 il Labora Studio, incubatore e centro di produzione artistica che integra tradizione e nuove tecnologie nelle nuove sintesi intermediali. La sua dimensione creativa si manifesta come poesia espansa, orientata a decifrare emozioni assimilando materiali e tecniche di scrittura diverse. Il suo ideale di bellezza aspira alla simultaneità e alla vertigine della visione molteplice. Sue opere hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti presso festival e istituzioni internazionali.