Fino al 21 Aprile 2025, presso il Museo Civico di Bassano del Grappa, sarà visitabile la mostra Brassaï. L’occhio di Parigi.
L’esposizione, realizzata grazie alla collaborazione tra Silvana Editoriale ed Estate Brassaï Succession, ripercorre l’opera del celebre fotografo, ungherese di nascita ma parigino d’adozione, considerato uno dei padri della fotografia umanista francese.
La mostra, curata da Philippe Ribeyrolles e Barbara Guidi, è costituita da quasi 200 stampe d’epoca, nonché sculture e oggetti appartenuti al fotografo. Il percorso proposto ricostruisce e racconta sia l’artista sia il suo legame con Parigi, capitale indiscussa dell’arte della prima metà del Novecento, città in cui Brassaï decise di stabilirsi nel 1924.
Nella capitale francese conobbe artisti importanti e frequentò ambienti culturali che influenzarano il suo operare artistico. Dal 1929 Brassaï dedica alla capitale francese un corpus di fotografie che la ritraggono di giorno come di notte, alternando luce e buio, pubblico e privato, urbano e antropico.
Quelle del maestro ungaro-francese sono fotografie che aprono una finestra nel tempo e nello spazio e ci proiettano in un’epoca che nel corso dei decenni ha assunto tutte le caratteristiche del mito. La mostra a Bassano del Grappa, che segue quella tenutasi tra febbraio e giugno 2024 a Palazzo Reale a Milano, ma completamente ridisegnata nel percorso e nel racconto e con la presenza di opere inedite, espone tra le altre le serie Parigi di notte e Graffiti , che testimoniano la vicinanza dell’artista e alla poetica surrealista, ma anche brut e informali.
Brassaï (Brasov 1899 – Eze 1984)
Nato in una cittadina oggi appartenente alla Romania, Gyula Halász è stato un fotografo ungherese naturalizzto francese. Adottò lo pseudonimo di Brassaï, agli inizi della sua carriera, in memoria della sua terra d’origine (significa “di Braşov” – Brasso, in ungherese). A soli tre anni Brassaï si trasferì con la famiglia a Parigi; dove suo padre insegnava letteratura alla Sorbona. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Budapest, si arruolò nella cavalleria dell’esercito austro-ungarico per tutta la durata della Prima Guerra Mondiale. Nel 1920andò a vivere a Berlino, lavorando come giornalista e riprendendo gli studi all’Accademia. Il lavoro di giornalista gli permise di viaggiare in tutta Europa, ma è a Parigi che Brassaï sviluppò il suo talento artistico, e iniziò la professione di fotografo. Il periodo più significativo della sua carriera è quello a cavallo tra le due guerre mondiali. Famoso per le sue vedute notturne della città e per la vena surrealista della sua fotografia. Si interessò anche all’alta società, agli intellettuali, al teatro e all’opera. Si cimentò anche nella scrittura, nella scultura e nel cinema, tutte sue grandi passioni.