In occasione dei 100 anni dalla nascita di Lisetta Carmi, Palazzo Ducale – in esposizione fino al 30 Marzo 2025 – presenta una grande mostra dell’artista e fotografa genovese, che nel corso della sua vita ha avuto il coraggio di percorrere vie diverse dando sempre voce agli ultimi. Un viaggio che parte da Genova e dall’Italia per raccontare con il suo sguardo acuto e lucido realtà lontane e mondi in trasformazione, con inedite immagini a colori che affiancano le serie più famose in bianco e nero.
La mostra, curata da Giovanni Battista Martini e da Ilaria Bonacossa, propone le immagini della serie dei travestiti degli anni Sessanta, pubblicate nel 1972 suscitando scalpore e segnando le ricerche fotografiche di molti artisti internazionali, non solo in bianco e nero ma anche a colori e la serie inedita Erotismo e autoritarismo a Staglieno in cui il famoso cimitero genovese si trasforma sotto l’obiettivo della fotografa in un ritratto della società borghese ottocentesca e dell’erotismo associato ai monumenti funebri. Genova emerge nelle sue sfaccettature inaspettate, col racconto del mondo del lavoro nelle famose immagini di Genova – porto e dell’Italsider ma anche quelle, in parte inedite, dell’Anagrafe e degli aspetti della vita culturale e sociale della città.
Lisetta Carmi (Genova 1924 – Cisternino 2022)
Nacque in un’agiata famiglia ebrea della media borghesia, a causa delle leggi razziali fu costretta nel 1938 ad abbandonare la scuola ed a rifugiarsi con la famiglia in Svizzera. Nel 1945, al termine della guerra, tornò in Italia e si diplomò al conservatorio di Milano. Negli anni seguenti tenne una serie di concerti in Germania, Svizzera, Italia e Israele. Nel 1960 interrompe la carriera concertistica e si avvicinò in modo casuale alla fotografia trasformandola in una vera e propria professione. Dopo aver realizzato nel 1964 un’ampia indagine nel porto di Genova, diventata poi una mostra itinerante, continuò un reportage sulla Sardegna iniziato nel 1962 e che terminerà negli anni Settanta. Nel 1971 comprò un trullo in Puglia, a Cisternino. Il 12 marzo 1976 conobbe a Jaipur, in India, Babaji Herakhan Baba, il Mahavatar dell’Himalaya, incontro che trasformerà radicalmente la sua vita. Negli anni realizzerà una serie di ritratti di artisti e personalità del mondo della cultura del tempo tra cui Judith Malina, Joris Ivens, Charles Aznavour, Edoardo Sanguineti, Leonardo Sciascia, Lucio Fontana, César, Carmelo Bene, Luigi Nono, Luigi Dallapiccola, Claudio Abbado, Jacques Lacan e Ezra Pound, di cui si ricordano i celebri scatti realizzati nel 1966 presso l’abitazione del poeta sulle alture di Zoagli in Liguria.