Vittore Fossati + Giorgio Messori
Viaggio in un paesaggio terrestre
Diabasis

di Enzo Gabriele Leanza
16 Gennaio 202546

Progetto comune di un fotografo (Fossati) e di uno scrittore (Messori), questo piccolo ma prezioso volume rappresenta un mirabile esempio di sintesi tra due linguaggi diversi. Tale risultato è stato raggiunto dai due co-autori in virtù delle caratteristiche specifiche dei rispettivi modi espressivi (la scrittura della quotidianità di Messori, letterariamente vicino a Gianni Celati, e la fotografia intellettualmente elegante e profonda di Fossati, il più ghirriano tra i fotografi italiani) e all’amicizia che li legava (purtroppo devo utilizzare l’imperfetto, non perché la loro amicizia sia venuta meno, ma perché Messori è scomparso prematuramente l’anno prima della pubblicazione del libro).

Quella realizzata non è una semplice raccolta di testi con delle fotografie di accompagnamento, né una serie di fotografie con dei testi esplicativi o poetico-interpretativi, bensì il riuscitissimo esperimento di “parlare” delle stesse cose con due linguaggi diversi.

Ciò che in questo libro viene “mostrato” con le immagini e le parole sono gli esiti di alcuni viaggi condotti insieme (iniziati nel 1997 a Villa Minozzo sull’Appennino reggiano), alla ricerca di “tracce” nel paesaggio terrestre, l’unico che c’è concesso: quello misurabile con i nostri piedi, visibile con i nostri occhi e raccontabile con le nostre parole. Ed è così che i due autori hanno realizzato una serie di riflessioni e di esplorazioni nei paesaggi appartenuti idealmente a importanti artisti (la Montagna Sainte-Victoire di Cezanne, la Delft di Vermeer, l’Engadina di Giacometti, il Monte Ventoso di Petrarca, l’Eldena di Friedrich e altri ancora), che sentivano intellettualmente affini o di cui avevano una semplice e sana curiosità.

I loro sono stati nove viaggi per altrettanti capitoli (l’ultimo fuori programma a Capri) di condivisione e istruzione alla ricerca dello “stupore” nel e per il paesaggio, raccontato grazie all’intensità dello sguardo utilizzato. Come avrebbe detto il loro comune amico Luigi Ghirri non c’è “niente di antico sotto il sole”, tutto può essere nuovo e speciale, quel che conta è la consapevolezza del vedere. Di questa consapevolezza i due sono assolutamente complici, al punto che spesso i loro linguaggi, nella composizione della pagina stampata, si mescolano in maniera talmente forte da rivedere mentalmente le immagini mentre si legge il testo o da riascoltare idealmente il testo mentre si guardano le immagini.

Lo stesso Fossati ammette che per lungo tempo lui e Messori, proseguendo alcuni “ragionamenti” iniziati anni prima con Ghirri, sono stati i destinatari reciproci di quel che “vedevano” e da tale condivisione è nata questa speciale sintesi.

Editore: Diabasis (Reggio Emilia) – Anno: 2007 – Pagine: 144 – N. Illustrazioni: 101 – Dimensioni: 23×16,3×1,5 cm – Rilegatura: Brossura con alette – Lingua: Italiano – ISBN: 9788881034574