Giampietro Agostini
1960-2025

di Spectrum Web Team
7 Gennaio 202589

© Pepe Moder

 

Lo scorso 3 Gennaio in territorio di Ornica, su un sentiero che conduce al Rifugio Benigni ai Piani dell’Avaro nell’Alta Val Brembana, è morto in maniera tragica, precipitando in un burrone, il 64enne fotografo Giampietro Agostini.

Ancora cosciente, Agostini aveva allertato telefonicamente i soccorsi, ma purtroppo le scarse informazioni fornite e le gravi condizioni in cui versava non hanno permesso di recuperarlo vivo.

Il fotografo era nato nel 1960 a Borgo Valsugana e da anni viveva e lavorava a Milano, dove, dopo esserne stato studente, insegnava fotografia e narrazione visiva presso il CFP Bauer.

Stimolato in gioventù dagli studi sulla Bauhaus, con i suoi progetti fotografici ha sempre cercato di interpretare la contemporaneità. Oltre alle tematiche sociali, nel suo lavoro è spesso emerso uno sguardo attento alla trasformazione del paesaggio e dell’architettura e al rapporto tra l’uomo, il luogo in cui abita e gli oggetti del suo quotidiano: un confronto alle volte simbolico tra passato e futuro, tra realtà e immaginazione, tra memoria e oblio.
Ha pubblicato i suoi lavori e le sue immagini in quasi quaranta tra cui i monografici: Frontiere della Memoria(Artesella 2009), Ex-fabrica. Identità e mutamenti ai confini della metropoli (Silvana Editoriale 2006); Nottetempo. Milano 1994/2004 (Edizioni della Meridiana 2005) e Tracce (Baldini & Castoldi 1998).
Negli anni era stato invitato a prendere parte ad alcuni dei progetti più importanti sul paesaggio a livello nazionale come Archivio dello Spazio e Osserva.Te.R. Per quest’ultimo progetto aveva realizzato, insieme a Vittore Fossati, il volume Il campo e la cascina (Diabasis 2004).