Giovedì 19 Dicembre, alle ore 18.00, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modica, sarà inaugurata la personale fotografica di Franca Schininà dal titolo Senza Confini.
L’esposizione è accompagnata da un ampio volume, che raccoglie il lavoro di attivista umanitaria svolto dalla fotografa ragusana, il cui ricavato finanzia parte delle attività promosse dalla Schininà stessa.
All’inaugurazione della mostra saranno presenti, oltre all’autrice, Maria Monisteri (Sindaco di Modica) e Giorgio Solarino (Presidente della Società Operaia) che porteranno i saluti delle rispettive istituzioni e Grazia Dormiente (Scrittrice ed Etnoantropologa) e Domenico Pisano (Poeta e Presidente del Caffè Letterario Quasimodo di Modica) che dialogheranno con l’autrice e apporteranno il loro prezioso contributo alla discussione.
La mostra rimarrà visitabile fino al 18 Gennaio 2025 e rappresenterà un’ottima occasione, sotto le feste, per entrare in contatto con il mondo degli emarginati e per sostenerli, acquistando il bel catalogo edito da Navarra Editore.
Franca Schininà (Caserta 1942)
Vive e opera a Ragusa. Fotografa dal 1980. È stata allieva del compianto maestro Peppino Leone che l’ha indirizzata verso una fotografia umanista in bianconero. Inizialmente la fotografia è per lei uno strumento di autoconsapevolezza, che, una volta raggiunta, si tramuta in una ricerca del “comune senso dell’uomo”. Nel 1983 realizza Emarginazione e solitudine, un reportage sugli ospedali psichiatrici, al quale appartengono le immagini selezionate, nel 1999, per la mostra Mondo della follia e oltre sulla storia del manicomio di Palermo, tenutasi presso la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo. Nel 1993 pubblica Fin qui sei giunto…, costituito da immagini di un viaggio-ricerca in Tibet effettuato nel 1991. Nel 1996 esce il lavoro autobiografico Un silenzio attorno a una voce, frutto di un lungo reportage partito dalla Sicilia per poi passare dalle Isole Lofoten alla Patagonia, dal Perù allo Yemen, dal Marocco alla Cina. Il tratto comune a molte sue fotografie, determinato dall’attenzione all’uomo e ai contesti, la rende protagonista a più riprese di importanti iniziative legate al tema dei diritti umani, con libri ed esposizioni finalizzate alla raccolta fondi per i paesi più poveri del mondo.