Inaugurata lo scorso 16 Novembre, la mostra Napoli: dal terremoto al G8 di Gianni Fiorito, sarà visitabile, presso Sala Assoli a Napoli, fino al 5 Gennaio 2025.
Realizzata nell’ambito della rassegna Il sabato della fotografia curata da Pino Miraglia, la mostra propone un intenso racconto della cronaca e dei fatti che hanno contribuito al grande cambiamento della società partenopea dal terremoto in Irpinia fino al G8 degli anni 2000. Le foto di Fiorito sono, per l’osservatore più adulto, un’esercizio di memoria, un attraversamento emotivo e, per i più giovani, uno strumento di conoscenza, per meglio comprendere l’attualità della città.
Un vademecum visivo appassionato e partecipativo quello proposto da Fiorito, in cui il dramma sociale del post terremoto, la diffusione dell’eroina in città, la speculazione urbana della camorra e le sue faide terribili che condizionavano e ancora condizionano il naturale sviluppo di Napoli, emergono come esempi negativi, accompagnati però anche dagli esiti della buona politica e della rinascita civile dall’amministrazione di Valenzi degli anni Ottanta alla grande rivoluzione culturale apportata in città dalla giunta Bassolino.
Fanno parte del percorso anche quegli aspetti tipici di una Napoli che non abbandona mai la sua predisposizione ad affidarsi al mito, tra sacro e profano, che esso sia incarnato da San Gennaro o da Maradona.
Tutte le immagini di Fiorito sono caratterizzate da un bianconero che non ha tempo, crudo e essenziale, che va ad affiancarsi al racconto di tanti bravi fotoreporter della scuola italiana.
Gianni Fiorito (Napoli 1959)
Noto come fotografo di scena nel cinema e in particolar modo come fotografo di tutti i film di Paolo Sorrentino, Fiorito ha alle sue spalle vent’anni di attività come fotoreporter. Nel tempo ha realizza reportage in Italia e all’estero per le maggiori testate nazionali e collabora in modo continuativo con La Repubblica e il Corriere della Sera.
Dal 2000 si dedica totalmente alla foto di scena cinematografica collaborando (oltre al già citato Sorrentino) con registi del calibro di Daniele Lucchetti, Terence Malick, Luca Miniero, Ferzan Ozpetek, Leonardo Di Costanzo, Francesca Comencini, Claudio Cupellini, John Turturro, Antonio Capuano e Valeria Golino.