Nel 2024 Paris Photo torna al Grand Palais con 240 espositori da 34 paesi. In questa 27ma edizione, la sezione Principal riunisce 147 gallerie, 24 delle quali sono nuove sulla scena internazionale. Nel cuore della navata, i progetti Prismes metteranno in risalto grandi formati, serie fotografiche, installazioni video e sculture.
Per celebrare il centenario del Surrealismo, il regista e sceneggiatore americano Jim Jarmusch è stato invitato a creare un’esposizione tematica e a prendere parte a una discussione come parte del programma di eventi pubblici della fiera.
Un altro centenario, quello di Robert Frank, viene celebrato quest’anno ed al grande fotografo americano viene dedicata una mostra personale in occasione dell’inaugurazione di Paris Photo Thomas Zander esplora la sua influenza sulle generazioni successive, mentre Steidl mette in luce i suoi libri.
Nella nuova sezione Voices vengono presentati progetti incentrati sull’archivio e sulla scena latinoamericana, nonché sull’Europa orientale e settentrionale dopo la Guerra Fredda, sotto la direzione di tre importanti curatori: Sonia Voss, Elena Navarro e Azu Nwagbogu. La sezione Emergence, curata da Anna Planas, si concentra sulla scena contemporanea con 23 mostre monografiche.
La sezione Prismes offre un’immersione in opere monumentali, con progetti come la serie People from the Twentieth Century di August Sander, esposta per la prima volta in Europa, e l’installazione di Anton Kusters sulla memoria dei campi di concentramento. Queste opere mettono in discussione il nostro rapporto con la storia e l’archivio. Questa edizione della fiera pone inoltre l’accento sui legami umani, con opere su amicizia, intimità e percezione del corpo.
Gli autoritratti di Boris Mikhaïlov e Marie Katayama, presentati da Suzanne Tarasieve, così come l’archivio di Tee A. Corinne sulle comunità lesbiche degli anni Settanta, sono invece un invito a riflettere sull’identità e sulla memoria collettiva. Carmen Winant e Bérangère Fromont esplorano questi stessi temi attraverso collage e fotografie che mescolano il personale e l’universale.
L’edizione del 2024 si distingue per il suo approccio sperimentale, con artisti che spostano i confini dell’immagine ed esplorano nuove tecniche, come Caroline Corbasson nello spazio Dilecta, Miguel Angel Tornero a Juan Silio e Alina Frieske nella sezione Digitale nello spazio di Fabienne Levy.
Nel 2023, Paris Photo è diventata la prima fiera d’arte in Europa a creare una sezione digitale. Quest’anno la curatrice Nina Roehrs ha arricchito questa sezione con 15 progetti che esplorano i limiti dell’immagine.
La sezione Editions con i suoi 45 espositori testimonia il ruolo centrale svolto dal libro nella storia della fotografia. Quest’anno segna il ritorno dei libri storici in questa sezione con tre venditori specializzati.
La mostra Elles × Paris Photo, che celebra il lavoro delle fotografe, è curata da Raphaëlle Stopin, direttrice del Centre Photographique Rouen Normandie ed ex direttrice artistica del Festival de Hyères. La mostra è stata ideata in collaborazione con il Ministero della Cultura e con il supporto del programma Women in Motion di Kering e mette in mostra le donne nelle arti e nella cultura. Dal 2018 Elles × Paris Photo ha contribuito ad aumentare la percentuale di artiste donne nella fiera dal 20% al 38%.
In occasione della fiera verrà presentata anche una mostra di fotografia lituana, The Forms of Things, The Forms of Skulls, Forms of Love, con opere tratte dalle collezioni della Bibliothèque Nationale de France, del Centre Pompidou e della Lithuanian Photographers Association, che spazia dai lavori dei fotografi iconici dell’era sovietica a creazioni più recenti
Altre mostre di rilievo saranno presenti all’interno degli spazi espositivi: Hiroshi Sugimoto da Fraenkel, Charlotte Perriand da M77, Richard Avedon e Tyler Mitchell da Gagosian.
In un’altra novità di quest’anno è rappresentata dallo spazio didattico interattivo dedicato ai libri fotografici per bambini, coprodotto dall’Institut pour la Photographie e Photo Elysée, con una mostra intitolata L is for Look, che esplora l’evoluzione di questo genere dagli anni Trenta. Un evento ideale per introdurre i giovani alla fotografia.
La fiera sarà inoltre arricchita da un ricco programma di conversazioni, dal Prix du Livre e da oltre 400 book-signing di artisti.
Non potendoli citare tutti, ci limitiamo a riportare l’elenco, sperando di non aver omesso nessuno, delle gallerie e degli editori italiani presenti.
Gallerie: Studio G7 (Bologna) – Paci (Brescia) – Martini & Ronchetti (Genova) – M77, Montrasio Arte, Ncontemporary, Podbielski, Valeria Bella e Viasanterna (Milano) – Spot (Napoli) – Die Mauer (Prato) – Monitor (Roma) – Alberto Damian (Treviso)
Editori: Damiani e L’Artiere (Bologna) – Rorhof (Bolzano)
- Alberto Damian
- august sander
- berangere fromont
- Bologna Valeria Bella
- Bolzano
- Brescia Podbielski
- Carmen Winant
- Caroline corbasson
- Damiani
- fiera fotografia
- Genova Monitor
- jim jarmusch
- miguel angel tornero
- milano
- Milano Martini & Ronchetti
- Milano Ncontemporay
- Milano Paci
- Milano Spot
- Milano Viasaterna
- Napoli Studio G7
- paris photo
- Prato M77
- Roma Montrasio Arte
- Treviso Die Mauer