Mappa-mondo
Palazzo Butera – Palermo
Fino all’11 Dicembre 2024

di Redazione Spectrum Web
29 Ottobre 2024106

 

Mappa-mondo. Fotografie di dieci paesi in Sicilia è il progetto curato da Roberta Valtorta in esposizione a Palermo, presso Palazzo Butera, dal 30 Ottobre al 11 Dicembre.

Quella presentata è una ricerca fotografica contemporanea voluta dall’Accademia di Belle Arti di Palermo in partnership con la Fondazione Palazzo Butera. Il progetto ha preso avvio in seguito al ritrovamento al piano nobile di Palazzo Butera, nel corso dei lavori di restauro , di dieci mappe estremamente dettagliate di proprietà feudali della famiglia Branciforte, corrispondenti ai paesi di Mazzarino, Santa Lucia, Pietraperzia, Niscemi, Barrafranca, Grammichele, Butera, Raccuia, Militello e Scordia. Sparse tra quattro province, Caltanissetta, Catania, Enna e Messina, disseminate in un paesaggio agrario che oggi mostra evidenti processi di urbanizzazione, le dieci città del Principe parlano sia di identità resilienti alle trasformazioni avvenute nel tempo, sia di snaturamento.

«Il titolo Mappa-mondo non è privo di ironia – come sottolinea Roberta Valtorta – Le mappe ci raccontano di dieci paesi in Sicilia e non dell’intero mondo, così la fotografia, come la intendiamo oggi, non potrebbe mai darci una rappresentazione fedele e completa di un territorio. Ecco, quindi, che il trattino esprime la singolarità di questo progetto fotografico: unisce ma soprattutto distanzia la mappa dal mondo, cioè la rappresentazione dei luoghi, il fenomeno artistico, dalla loro realtà fenomenologica, diventa espressione dei diversi possibili mondi visivi nati dai progetti dei sei artisti impegnati in questo lavoro siciliano.»

Giorgio Barrera, Martina Della Valle, Sebastiano Raimondo, Moira Ricci, Sandro Scalia e Maria Vittoria Trovato sono i sei fotografi incaricati dall’Accademia di Palermo di produrre dei progetti fotografici a partire dalle dieci mappe. Dipinte a olio da più artisti (ad oggi se ne conosce solo uno, Filippo Giarrusso) intorno alla metà del 1700, queste opere antiche sono portatrici di importanti indizi che hanno permesso una lettura del presente e una ricognizione in situ delle permanenze, un dialogo con la storia e l’attualità dei luoghi, vuoi con ricognizioni fotografiche esperienziali e puntuali, vuoi con creazioni immaginifiche di nuovi paesaggi.

L’intero corpus di fotografie realizzate (dodici stampe per ciascun autore) entrerà a far parte della Collezione dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Il lavoro di ricerca e le opere prodotte sono contenuti nel catalogo edito da Dario Cimorelli con testi di Claudio Gulli (Direttore di Palazzo Butera), Monica Maffioli (Storica della fotografia) e Roberta Valtorta (Storica e critica della fotografia e curatrice del progetto), che sarà presentato in anteprima il 30 Ottobre presso i Cantieri Culturali della Zisa, nello spazio di pertinenza dell’Accademia palermitana.

Il volume contiene oltre alle fotografie realizzate dai sei autori, le immagini delle mappe settecentesche e alcune fotografie, in forma di omaggio, che Giovanni Chiaramonte – a sua volta coinvolto nel progetto ma mancato nell’ottobre 2023 – realizzò in uno di questi paesi, Raccuja, nel 1999. «Per Giovanni Chiaramonte la Sicilia diventa il luogo del ‘ritorno’ – scrive Monica Maffioli nel catalogo – la terra alla quale sente di appartenere e dove, non a caso, svolge gran parte del suo lavoro sia come fotografo sia come docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, formando una generazione di fotografi siciliani che hanno introiettato i principi del suo percorso intellettuale e professionale; allievi che, in alcuni casi, condividono con il ‘maestro’ le sue giornate siciliane trascorse alla ricerca dei luoghi del racconto umano, testimoniato dal paesaggio, dalla natura e dall’abitare».