© Francesco Mento
Fino al 23 Ottobre, presso il Museo Regionale di Messina, sarà in esposizione Cantico, personale fotografica di Francesco Mento. Il lavoro in mostra è un omaggio alla bellezza del corpo immaginato come una statua classica e quindi strumento di bellezza che richiama al divino. L’intento è quello di recuperare una visione “sacrale” dell’essere umano per proteggerlo da ogni forma di violenza. Il lavoro, come da prassi di Mento, è eseguito su pellicola e stampato in camera oscura su carta ai sali d’argento. L’evento è organizzato nell’ambito delle attività di Expo Arte 2024 Messina.
Francesco Mento (Messina 1952)
Inizia a occuparsi di fotografia negli anni Settanta. Professionalmente svolge l’attività di fotografo pubblicitario, prima collaborando con alcune agenzie siciliane, successivamente fondando il proprio studio di fotografia e grafica pubblicitaria. Dagli anni Ottanta inizia a svolgere ricerca fotografica in campo artistico. Nel 1983 presenta la prima mostra personale dal titolo Erg costituita da una ventina di immagini a colori di grande formato di suggestive visioni del deserto del Sahara algerino. Nel 1989 pubblica il volume Gemellitudine con la relativa mostra di fotografie ai sali d’argento esposte in numerose gallerie del centro-sud Italia. Per questo lavoro riceve il premio Città di Reggio. Nel 1990, assieme alla poetessaa Maria Luisa Spaziani e alla scultrice Nietta D’Atena pubblica il volume Il Mio Sud, raccolta di poesie e interpretazioni fotografiche di sculture. Negli anni Novanta si dedica alla direzione della fotografia per Via Crucis e Visioni, videoinstallazioni con la regia di Christian Bisceglia, che ottengono riconoscimenti internazionali e sono esposte in Europa e in Nord America. Il cortometraggio Tre Case, per la regia di Nicola Calì, vince il Premio Messina Film Festival. Lavora anche al cortometraggio Capolinea di Arturo Rosetto Aiello. Nel 2006 pubblica il libro Piccole Storie, accompagnato da una mostra di immagini di reportage. Dal 2010 insegna Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Ha pubblicato i saggi: L’Estetica del Falso e Lo Sguardo Donato. Nel 2014 fonda la rivista Argentique, unica pubblicazione al mondo dedicata ad autori internazionali che utilizzano la fotografia a pellicola.