Dal 22 al 27 Ottobre presso la Videogallery del MAXXI di Roma andrà in scena la rassegna Terreni scossi, cieli in movimento. L’arte come sismografia di presenze precarie.
Ancor prima dell’Antropocene, gli artisti traevano ispirazione dalle dirompenti forze geologiche per riflettere sulla fragilità dell’esistenza e sulle origini di un’epoca. Tali eventi sollevavano domande fondamentali su dove porre la ragione quando le condizioni di vita si muovevano in modo tanto radicale. Violenti disastri naturali come terremoti ed eruzioni vulcaniche, in particolare quelli verificatisi nell’Italia meridionale, sono da tempo argomento di studio nell’ambito sia della ricerca scientifica che di quella artistica.
Secondo la leggenda della fondazione di Roma, Enea entrò nel mondo sotterraneo attraverso i tremanti Campi Flegrei – ora la più grande discarica illegale di rifiuti tossici in Europa – per cercare indicazioni su dove stabilirsi dopo il lungo viaggio. D‘altra parte, la grande eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. fu associata alle improvvise minacce poste dall‘Età del Ferro, un periodo segnato da austerità e guerre che suscitò una serie di risposte artistiche. Oggi, le aree soggette ad attività sismica e vulcanica influenzano la ricerca e l’espressione artistica in modo diverso. Se un tempo questi luoghi collegavano le persone a una visione del mondo multitemporale, ora soffrono l’aumento esponenziale di pressioni dovute all’azione dell’uomo. Il riscaldamento globale, l‘estrazione di acque sotterranee e di risorse, le tecnologie per l‘energia pulita e lo smaltimento dei rifiuti contribuiscono ad aumentare la pressione sulla crosta terrestre, causando terremoti legati all’attività dell’uomo.
Incomprensibile quanto innegabile, tale fenomeno mette in luce la complessità della crisi ecologica, rivelando nuove e inquietanti relazioni tra l’umanità e l’ambiente.
Il collettivo artistico Shaken Grounds rivisita i confini continentali dell’Italia meridionale, esplorando le intersezioni fra attività sismica naturale e danni ambientali antropogenici attraverso un intreccio di sperimentazioni artistiche. Il collettivo riconosce che le vibrazioni della terra, un tempo ritenute tra le forze naturali di Gaia, sono ora generate anche dall’interferenza umana. L’arte, in quanto ricerca e pratica, eccelle nel rilevare ed esprimere il rapporto mutevole fra l’umanità e il nostro ambiente geologico in evoluzione, influenzato dalla tecnologia e molto danneggiato. Durante il simposio e il film screening che si terrà presso la videogallery del MAXXI, i partecipanti presenteranno interventi scientifici e sperimentali che si intrecceranno a proiezioni video e artefatti. Interagendo con il pubblico si solleveranno nuove domande su come cinema, performance e geologia si intreccino con la ricerca artistica.
Un documentario dedicato al simposio sarà presentato il 7 novembre 2024 presso il Forum Culturale Austriaco di Roma (visibile fino al 28 novembre) e sarà incluso della mostra collettiva Imagine Climate Dignity: Artistic Collaborations che s’inaugurerà a febbraio 2025 presso il Künstlerhaus di Vienna.
Programma
22 > 24 Ottobre 2024
Con Nikolaus Gansterer, Mariella Greil, Peter Kozek, Lucie Strecker, in collaborazione con Valerio Acocella, Arno Böhler, Alexander Damianisch, Helga Franza, Nicolas Freytag, Nicola Fornoni, Victor Jaschke, Werner Moebius e VestAndPage, Andrea Pagnes e Verena Stenke.
Martedì 22 Ottobre
17:00 Saluti: Direttore artistico MAXXI, Francesco Stocchi
17:15 Introduzione e proiezione Shaken Grounds, Shifting Skies, con Nikolaus Gansterer, Mariella Greil, Peter Kozek e Lucie Strecker
18:00 Intervento Zoom: Seismosentience di Andrea Pagnes
18:30 Conferenza: Strata of Artistic Research di Alexander Damianisch
19:00 Dialogo con il pubblico moderato da Alexander Damianisch
Mercoledì 23 Ottobre
11:00 – 15:00 Introduzione e film screening Shaken Grounds, Shifting Skies
15:00 Risonanza I: Sintesi del giorno precedente, discussions e approfondimento, con Nuée Ardente, Nicolas Freytag, Peter Kozek e Lucie Strecker
17:00 Saluti e introduzione, Mariella Greil e Peter Kozek
17:15 Proiezione: Shaken Grounds, Shifting Skies: Scenes in Between
17:30 Documentario e proiezione: Traces of Volcanic Attitude di Helga Franza
18:15 Conferenza performativa: Rituals of Resonance di Mariella Greil e Peter Kozek, con Victor Jaschke
19:00 Dialogo con il pubblico, moderato da Alexander Damianisch
Giovedì 24 Ottobre
11:00 – 15:00 Film screening Shaken Grounds, Shifting Skies
15:00 Risonanza II: Sintesi del giorno precedente, discussions e approfondimento: Framing – Sensing di Victor Jaschke con Peter Kozek, Nikolaus Gansterer e Mariella Greil
17:00 Saluti e introduzione, Nikolaus Gansterer e Lucie Strecker
17:15 Proiezione: Vulcanalia di VestandPage (Verena Stenke e Andrea Pagnes) e Nicola Fornoni
17:45 Intervento introduttivo: Earth’s Unrest: The Interplay of Magma and Quakes, Valerio Acocella
18:15 A Translecture on Shaken Grounds, con Arno Böhler e Nikolaus Gansterer
19:00 Dialogo con il pubblico, moderato da Alexander Damianisch
Dal 25 al 27 ottobre il film screening Shaken Grounds, Shifting Skies prosegue in videogallery negli orari di apertura del Museo (11-19)
- Alexander Damianisch
- Andrea Pagnes
- antropocene
- Arno Böhler
- film screening
- Francesco Stocchi
- Helga Franza
- in collaborazione con Valerio Acocella
- Lucie Strecker
- Mariella Greil
- maxxi
- Nicola Fornoni
- Nicolas Freytag
- Nikolaus Gansterer
- Peter Kozek
- rassegna
- terreni scossi
- Verena Stenke
- Victor Jaschke
- Werner Moebius e VestAndPage