Claudia Losi
Kunsthalle Lottozero – Prato
Fino al 10 Novembre 2024

di Redazione Spectrum Web
16 Ottobre 202434

Fino al 10 Novembre è in mostra, presso la Kunsthalle di Lottozero, la personale Oltre il giardino di Claudio Losi, realizzata in collaborazione con Rocca Roveresca di Senigallia.

L’esposizione esplora la complessa relazione tra l’essere umano, l’ambiente in cui vive e la lingua con la quale comunica, interrogandosi su cosa possa essere inteso come naturale e cosa considerato luogo, facendo emergere micro e macro-narrazioni d’inesauribile complessità. Create tra il 2021 e il 2022 con la consulenza di Lottozero e prodotte dalla Rocca Roveresca di Senigallia (che le concede in prestito), le opere tessili esposte in questa occasione sono state realizzate grazie al sostegno della IX edizione dell’Italian Council, programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Fanno parte dei risultati di un progetto biennale, Being There. Oltre il giardino, condotto dall’artista attorno all’ambiguità del concetto di paesaggio, alla percezione dell’ambiente, al labile confine tra contesto naturale e antropizzato. In mostra vi sono, in particolare, un tessuto jacquard di 15 metri e un libro tessile, elementi del ricco diario visuale nato al termine di quel percorso.

La mostra costituisce il secondo appuntamento espositivo di On Weaving, un fitto programma culturale patrocinato e finanziato dal Comune di Prato, realizzato con il sostegno della Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea 2024, dedicato alle possibilità tecniche ed espressive dell’arte tessile. Il progetto, avviato da Lottozero nella primavera di quest’anno in occasione dell’acquisizione del modernissimo telaio TC2, durerà fino al 2025 e porterà alla realizzazione di una serie di mostre dedicate a casi esemplari di applicazione della tessitura in campo artistico in particolare attraverso le ricerche di tre artiste di diverse generazioni – Lisa Batacchi (1980), Claudia Losi (1971), Graziella Guidotti (1936) – nonché un programma di residenze con giovani artisti e designer e una proposta formativa sviluppata attraverso workshop per un’alfabetizzazione al linguaggio e alle tecniche della tessitura attraverso attività che coniugano l’apprendimento di tecniche manuali e l’utilizzo di una nuova generazione di macchinari da prototipia, come il telaio TC2 e il filatoio Studio Hilo.

 

 

 

Claudia Losi (Piacenza 1971)

Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Bologna e presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere. Ha esposto in Italia e all’estero e ha partecipato a diverse mostre collettive. La sua ricerca si focalizza sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda e sulle relazioni tra l’individuo e la collettività. La sua opera abbraccia un caleidoscopio di progetti che incarnano l’arte concepita come processo continuativo nel tempo, forme finite ma sfuggenti. La leggera qualità che caratterizza le sue opere traduce in maniera poetica la ricchezza e complessità del mondo, alla ricerca dell’aspetto straordinario che giace dietro gli oggetti più comuni, i processi di trasformazione organica, di crescita, di cambiamento. La sua relazione con la scienza e l’interesse per la natura, che sono sempre stati fondamentali nella sua opera, le hanno permesso di focalizzare l’attenzione sul camminare inteso come pratica artistica e strumento ideale per elaborare le sue riflessioni emotive e analitiche sul paesaggio.