Stefania Adami
Palagio Fiorentino – Stia
Fino al 6 Ottobre 2024

di Redazione Spectrum Web
19 Settembre 2024101

© Stefania Adami

 

In mostra fino al 6 Ottobre, presso la Limonaia del Palagio Fiorentino di Stia, la mostra Adagio napoletano (Viaggio intimo nei Quartieri Spagnoli 2019/2024) di Stefania Adami, organizzata dalla FIAF nell’ambito del primo Festival della Fotografia Italiana.

La fotografa toscana all’età di 27 anni ha lavorato a Napoli e ha abitato poco sopra i Quartieri Spagnoli. La mattina, per non ritardare, attraversava i Quartieri a passo svelto, spesso di corsa, ma sempre a testa bassa per non guardare e per non farsi notare. Era il 1989, anno in cui crollava il Muro di Berlino e il Napoli di Maradona vinceva la Coppa Uefa. Le sigarette di contrabbando le trovavi dietro ogni angolo di strada. A casa sua, in Garfagnana, nessuno sapeva che faceva quel percorso da sola ogni giorno, ma ugualmente si preoccupavano per lei, quasi come se fosse la protagonista del film Benvenuti al Sud.

In quel contesto così profondamente diverso da quello di origine, lei era la “furastiera” di una Napoli distante, televisivamente violenta e complicata. Ma, per fortuna, la nostra autrice era armata di uno spirito refrattario al pregiudizio e ai luoghi comuni, tanto da spingersi a “sfidare la sorte” iniziando a rallentare e ad alzare lo sguardo.

Passo dopo passo, con sua grande sorpresa, quei malfamati vicoli senza sole diventarono la melodia per lei più accogliente. Si tinsero di colore umano, offrendole un ventre materno popolato di sorrisi nuovi e d’inverosimile generosità.

Dopo trent’anni da quell’esperienza così forte, la Adami è tornata sui suoi “passi lenti” per rivedere e rileggere quei luoghi attraverso lo strumento fotografico, che, nel corso di questo tempo, è diventato il suo compagno di viaggio e questa mostra casentinese rende merito al suo lavoro.

 

 

 

Stefania Adami (Castelnuovo Garfagnana 1962)
Sin dall’adolescenza coltiva la passione per la fotografia, dedicandosi in primis al reportage sociale. Descrive il mondo femminile iraniano e il popolo senegalese in patria. Realizza storytelling sul volontariato italiano e sugli eccessi alimentari a bordo delle navi da crociera. Racconta di immigrati africani, di donne colpite dal tumore al seno, d’incontri con anime napoletane. Ha vinto numerosi premi fotografici ed è stata più volte finalista a Portfolio Italia, aggiudicandosi il secondo posto nel 2004 e nel 2022. È socia del Circolo Fotocine Garfagnana e dalla FIAF gli è stato conferito il titolo di Maestra della Fotografia Italiana (MFI).