Raffaele Petralla
Salone del Lanificio – Stia
Fino al 6 Ottobre 2024

di Redazione Spectrum Web
16 Settembre 202440

© Raffaele Petralla

 

In esposizione fino al 6 Ottobre, presso il Salone del Lanificio di Stia, la mostra Cosmodrome di Raffaele Petralla, presentata all’interno del ricco programma del Festival della Fotografia Italiana organizzato dalla FIAF.

La sequenza è ambientata a Mezen, zona di sicurezza al confine russo, a trecento km da Arkhangelsk, a poca distanza dal Circolo Polare Artico. In questo territorio ostile, dove i fattori climatici e ambientali rendono difficile la vita quotidiana, sorge il Cosmodrome di Plesetsk, base di lancio per satelliti tenuta a lungo segreta e solo nel 1983 menzionata ufficialmente dalla stampa nazionale sovietica.

Da Plesetsk vengono lanciati molti satelliti, meteorologici e militari e per la navigazione, con varie funzioni. Dal 1997, da questo sito sono stati effettuati più di 1.500 lanci. Al momento del lancio, ogni satellite è assistito da quattro razzi che si sganciano quando il satellite è in orbita e che infine cadono al suolo. Gli errori di calcolo nelle traiettorie dei satelliti sono diventati una risorsa inattesa per quella decina di villaggi che sorgono nell’area, tra foreste e tundra.

Gli abitanti, la cui sopravvivenza si basa su caccia e pesca, hanno l’abitudine di costruire oggetti quotidiani e domestici – soprattutto slitte e barche chiamate raketa – con i frammenti dei razzi che raccolgono, alimentando un mercato illegale dei componenti metallici, le cui operazioni di recupero avvengono durante l’inverno. Come propellente per i lanci viene utilizzata la dimetilidrazina asimmetrica, un composto chimico altamente tossico e secondo fonti locali i casi di tumore nell’area sono in netto aumento.

 

 

 


Raffaele Petralla (Matera 1981)

È un fotoreporter diplomatosi presso la Scuola Romana di Fotografia nel 2007. Dopo aver lavorato per qualche anno sui set cinematografici in qualità di assistente alle luci, focus puller e direttore della fotografia, decide di dedicarsi interamente alla fotografia documentaristica, prestando particolare attenzione alle tematiche sociali e antropologiche. I suoi lavori sono stati pubblicati sulle principali testate internazionali tra le quali: National Geographic U.S.A., Geo Magazine, L’Espresso, The Washington Post, The New Yorker, Days Japan, Der Spiegel, Terra Mater, Internazionale, D di Repubblica, La Repubblica, De Morgen, VICE e molte altre. Negli ultimi anni Petralla ha ricevuto molti riconoscimenti internazionali tra cui: PDN storytellers, Burn Emerging Fund, Premio Fotografia Etica, IPA, Moscow Photo Awards, Lugano Photo Days, Siena International Photography Awards, Fotoleggendo. Petralla è rappresentato dall’agenzia Prospekt ed è uno dei membri fondatori del collettivo Ulixespicture.