© Ilaria Sagarìa
In esposizione fino al 6 Ottobre, presso Palazzo Giorgi a Poppi, la mostra Crisalidi di Ilaria Sagarìa, presentata all’interno del ricco programma del Festival della Fotografia Italiana organizzato dalla FIAF.
Un lavoro, quello della fotografa campana, che indaga cosa ognuno di noi conserva della propria fanciullezza, cosa resta di quella magia e di quella fragilità esistenziale che sembra impossibile trattenere.
Da quando la Sagarìa ha cominciato a lavorare come insegnante s’è trovata catapultata in un mondo inaspettato, guardando la fanciullezza con occhi diversi: vedevo in queste piccole donne delle creature tenere ed oscure allo stesso tempo, come delle crisalidi che si incamminano verso qualcosa di sconosciuto.
Questo lavoro è quindi un tentativo di indagare l’adolescenza come una storia dell’essere e del suo cambiamento su più piani sovrapposti. All’interno di una dimensione poetica e psicologica del cambiamento, la mente dell’osservatore si trova coinvolta in una dimensione pseudoscientifica dove incantesimo e realtà si sovrappongono.
Sguardi sognanti dal sapore ermetico e intimista, gestualità interrotte, figure oniriche di ragazzine dal corpo di porcellana sembrano abbandonarsi a un meccanismo di perpetua dilatazione temporale abile ad addolcirne l’ingresso nella vita adulta. Sontuose allegorie sentimentali ci riportano al mondo esterno attraverso immagini di insetti, brandelli anatomici, pagine e parole sbiadite che sottolineano il concetto di impermanenza nella difficile costruzione del sé. In questa odissea dell’umanità, mondo interiore ed esteriore si mescolano nel tentativo di decifrare il misterioso enigma dell’adolescenza.
Ilaria Sagarìa (Palomonte 1989)
È una fotografa e artista visiva campana, il cui lavoro parte da un accurato studio del passato per restituire un immaginario complesso e stratificato del mondo interiore e dei sentimenti, con particolare attenzione ai significati sociali e psicologici. La sua poetica, intimista e visionaria, è densa di simbologie e di rimandi artistici, che uniscono passato e presente, generando visioni insolite e inaspettate. Le sue opere sono state esposte in gallerie d’arte e musei, sia in Italia che all’estero, ricevendo numerosi riconoscimenti e pubblicazioni. Nel 2021 ha esposto con una personale all’interno della Galleria degli Uffizi, dove, su invito, è tornata nel 2023 con una donazione di una sua opera, destinata alla Collezione contemporanea permanente degli autoritratti. Ha esposto in festival internazionali, tra i quali: Sifest, Savignano sul Rubicone (2022); Photolux, Lucca (2023); Verzasca Foto Festival, Svizzera (2023); Budapest Photo Festival (2023); Photopolis Festival, Grecia (2023); Format Festival, Inghilterra (2024). Ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Sette Opere di Misericordia (2015) bandito dal Museo del Pio Monte della Misericordia a Napoli; la Biennale dei Giovani Fotografi Italiani (2018); Portfolio Italia (2021), New Talent Prize (2023), il Premio Portfolio indetto da Festival Fotografico Europeo (2024), risultando tra i finalisti di Passepartout Photo Prize (2023) e del Premio Umane Tracce (2024). Ha lavorato come fotografa tra Napoli e Monaco di Baviera e attualmente come docente di fotografia e grafica a Milano.