© Umberto Coa
Fino al 30 Settembre, presso gli spazi espositivi di Palazzo Cosentini a Ragusa Ibla, sarà possibile ammirare la mostra Stadi di Sicilia del fotografo palermitano Umberto Coa, realizzata nell’ambito delle attività del Ragusa Foto Festival 2024.
Il calcio, inteso come momento identitario di un’intera nazione, diventa protagonista di un racconto fatto di immagini di paesaggio che mostrano gli aspetti meno glamour del fenomeno, risalendo alle origini di una passione, che non necessariamente deve esprimersi nei più blasonati campi della Serie A o della Champions League, ma che trova grande verità nei piccoli campi di periferia, per di più in quelli di una periferia per eccellenza come la Sicilia.
Come ci informa Massimo Siragusa, curatore della mostra, nelle fotografie di Coa troviamo molte cose insieme, perché il suo è un lavoro sull’identità del territorio, ma anche “una mappatura della condizione dei piccoli stadi” e al tempo stesso “un’analisi della società siciliana”, che porta in luce una passione condivisa da tanti e ci restituisce “l’idea un po’ romantica di un gioco sano, che ci vede antagonisti ma non nemici”.
Umberto Coa (Palermo 1988)
È un fotografo documentarista, diplomato allo Studio Marangoni di Firenze nel 2016. Vive tra Milano e Palermo. Nel 2017 è stato selezionato per il programma di fellowship dell’agenzia Parallelozero. Nel 2018, riceve una borsa di studio per una Masterclass Magnum Photos guidata da Alex Majoli in collaborazione con la Triennale di Milano e Milano Photoweek. Ha esposto il suo lavoro in vari festival di fotografia in Italia e in Europa, inclusi Fotografia Europea 2018 e Circulation(s) 2019.