Biasiucci + Paladino
Chiesa San Vincenzo Ferreri – Ragusa Ibla
Fino al 30 Settembre 2024

di Redazione Spectrum Web
17 Settembre 202438

© Antonio Biasiucci

 

In mostra presso la Chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri a Ragusa Ibla fino al 30 Settembre Tombola, il lavoro a quattro mani e due cuori di Antonio Biasiucci e Mimmo Paladino, proposto all’interno dell’offerta culturale ed espositiva del Ragusa Foto Festival.

L’esposizione permette di ammirare l’opera di questi due grandi artisti e il senso di un gioco perenne. Si comincia ovviamente dal numero 1, L’Italia. Poi il due, ’a Piccerella e poi ancora 3, ’a Jatta, il 4, ’o Puorco e via via fino all’ultimo, ’a Paura. Sono i 90 numeri che compongono la tombola, vista attraverso le definizioni della Smorfia napoletana. Questo il punto di partenza scelto da Antonio Biasiucci, tra i più significativi autori contemporanei italiani, che ha fatto della sua fotografia in bianconero, forte, densa e unica per stile, un segno inconfondibile di ricerca. Le immagini di Biasiucci sono accompagnate dai numeri disegnati appositamente da Mimmo Paladino che firma col fotografo quest’opera che si snoda tra soffusi significati archetipici, suggestioni visionarie. L’omaggio a Napoli, alla memoria storica della città, al “libro dei sogni” da cui la Smorfia deriva, è racchiuso in queste novanta immagini, ognuna con il suo riferimento intimo, profondo al numero che la rappresenta e al significato che la tradizione le attribuisce.

Forse questa “tombola”, che sfiora l’assurdo di definizioni completamente reinterpretate, è il modo giusto di re-immaginare la città. Senza dubbio è un modo per interrogarsi sul senso moderno di un’arte che ha radici antiche e che è ancora in grado di affascinarci e di stupirci.

 

 

 

Antonio Biasiucci (Dragoni 1961)

Insegna Fotografia come linguaggio artistico all’Accademia di Belle Arti di Foggia, Accademia di Belle Arti di Napoli e all’Università IULM di Milano. Nel 2012 fonda Lab per un laboratorio irregolare, un percorso per giovani fotografi cui trasmettere un metodo di costante approfondimento e critica del proprio lavoro. Fin dagli inizi la sua ricerca si sviluppa come un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Ha inoltre collaborato a diversi progetti editoriali, e partecipato a importanti iniziative culturali di carattere sociale. Biasiucci è stato invitato fra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2015. Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all’estero. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, fra cui nel 2016 il Premio Cultura Sorrento, nel 2020 la menzione d’onore per il libro Molti al Premio Bastianelli. Nel 2021 riceve il Premio Amato Lamberti.

 

 

Mimmo Paladino (Paduli 1948)

Artista, pittore, scultore e incisore italiano, tra i principali esponenti della Transavanguardia, movimento artistico teorizzato e promosso da Achille Bonito Oliva nel 1980, che individua un ritorno alla pittura dopo le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni Settanta. Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.