Franco Fontana
Museo di Santa Giulia – Brescia
Fino al 25 Agosto 2024

di Redazione Spectrum Web
7 Agosto 202488

© Franco Fontana

 

La grande rassegna, dal titolo Franco Fontana. Colore, curata dallo Studio Fontana promossa dalla Fondazione Brescia Museo e co-prodotta da Skira nell’ambito del 7° Brescia Photo Festival, presenta centoventidue immagini realizzate dal 1961 al 2017.

Il percorso espositivo, suddiviso in quattro sezioni, documenta la ricerca di Franco Fontana sui temi “paesaggio”, “paesaggio urbano”, “presenza assenza”, “people”, “luce americana”, “frammenti”, “autostrade” e “asfalti”: per l’autore, tutto è o diventa paesaggio.

Franco Fontana, fotografo di fama internazionale, predilige il colore come soggetto per indagare e riportare la realtà attraverso il mezzo fotografico. Luce e gamma cromatica definiscono così spazi, architetture, storie e vita.

Con le sue serie tematiche, Fontana ha reso il colore attore e non mezzo per trasmettere un messaggio. I paesaggi naturali e urbani sono il fulcro della mostra a lui dedicata negli spazi del Museo di Santa Giulia: da sempre infatti Fontana è stato attratto dalle superfici, dalle porzioni urbane, dagli strati di storia e dai dettagli della vita quotidiana. L’attesa, lo studio dello scatto e del colore è frutto della volontà di restituire in maniera essenziale e concisa una composizione pulita, scandita “semplicemente” dal colore.

Per info https://www.bresciamusei.com/evento/brescia-photo-festival-vii-edizione/

 

 

 

Franco Fontana (Modena 1933)

Comincia a fotografare nel 1961, ma da frequentatore di fotoclub, conduce un’attività prevalentemente amatoriale, anche se svolge ricerche estetiche su diversi temi. Molto rilevanti saranno quelle dedicate all’espressione astratta del colore, portate avanti in un periodo in cui l’astrattismo in fotografia era da ricercarsi esclusivamente nel bianconero. Nel 1963 espone alla Terza Biennale Internazionale del Colore a Vienna; l’anno dopo Popular Photography gli pubblica, per la prima volta, un portfolio con testo di Piero Racanicchi. Tiene le prime esposizioni personali nel 1965 a Torino (Società Fotografica Subalpina) e nel 1968 a Modena (Galleria della Sala di Cultura). L’esposizione nella città natale segna una svolta nella sua ricerca. La sua complessa attività e il rilievo internazionale della sua produzione possono essere compendiati in alcune cifre. Gli sono stati dedicati oltre settanta libri, pubblicati da editori italiani, francesi, tedeschi, svizzeri, spagnoli, americani e giapponesi. Ha esposto in musei pubblici e gallerie private di tutto il mondo; oltre quattrocento sono le mostre personali e di gruppo che ha finora tenuto. Le sue opere sono conservate in oltre cinquanta musei in tutto il mondo, fra i quali: l’International Museum of Photography di Rochester; il MoMA di New York; il Museum of Fine Arts di San Francisco; il Museum Ludwig di Colonia; il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris; il Victoria and Albert Museum di Londra; lo Stedelijk Museum di Amsterdam; la Kunsthaus di Zurigo e la GAM di Torino. Ha ottenuto importanti riconoscimenti e premi, in Italia e all’estero. Ha collaborato e collabora con riviste e quotidiani e ha realizzato numerose campagne pubblicitarie. Ha tenuto workshop e conferenze all’estero e in numerose città italiane e ha collaborato con i Ministeri della Cultura di Francia e Giappone. È stato direttore artistico del Toscana Foto Festival.