4° PhMuseum Days
DumBO – Bologna
12-15 Settembre 2024

di Redazione Spectrum Web
8 Settembre 202487

Closer, il tema della quarta edizione dei PhMuseum Days, festival internazionale di fotografia curato e organizzato da PhMuseum, è un invito a fermarsi e osservare, a riflettere su cosa accada quando, nell’avvicinarci, si inizia a perdere l’insieme per accedere invece al dettaglio. Il prestigioso festival torna a Bologna dal 12 al 15 settembre presso lo Spazio Bianco di DumBO e in altri luoghi della città. Il programma offre un percorso di mostre, talk, visite guidate, workshop, presentazioni di libri e proiezioni.

Guardare è alla base della nostra raccolta di informazioni, dei nostri ragionamenti, della nostra crescita come individui e come società. Mossi dall’urgenza di capire la natura delle cose, gli autori in mostra ai PhMuseum Days 2024 si sono avvicinati a un fiume inquinato, alla caduta di un regime, al proprio corpo, al proprio background culturale ed a molto altro. Il loro sguardo non cerca la neutralità, ma accetta la parzialità dovuta alla vicinanza e alla natura stessa del linguaggio dell’immagine, tanto universale quanto ambiguo e aperto alla libera interpretazione; fanno dell’intimità la loro forza: nelle relazioni interpersonali tanto quanto nel rapporto con il territorio, con la storia, e con gli esseri viventi.  I quattro giorni del festival sono stati anticipati dalla mostra Anatomy Of An Oyster della spagnola Rita Puig-Serra inaugurata a giugno scorso (e visitabile fino al 15 settembre) al PhMuseum Lab di Bologna. Il lavoro della fotografa catalana è un viaggio nel passato che traccia una storia di coraggio e rielaborazione personale degli abusi subiti in famiglia da bambina. Un esercizio di catarsi che, tramite la metafora dell’ostrica e della sua rimozione, permette di addentrarsi in un’esperienza dolorosa, raccontata a una madre ormai assente. L’esperienza personale è anche al centro di Trajectories di Beatriz de Souza Lima (Brasile, 1998), che affronta i temi della cura e dell’interdipendenza partendo dall’osservazione dell’ospedale che visita spesso e dell’orto botanico che incontra sul tragitto.

Anche Only in good taste il lavoro del giovane fotografo indiano Kush Kukreja ha inizio da un tragitto abituale: nella città di Delhi, Kukreja attraversa quotidianamente il fiume Yamuna, imparando a leggerlo in maniera molto più complessa e stratificata rispetto a quanto permesso dalle fotografie della tradizione, che hanno lo hanno scolpito come il “fiume inquinato”. Disruptions della palestinese Taysir Batniji ci porta, invece, nell’esperienza della guerra con una serie di screenshot realizzati dall’artista tra il 2015 e il 2017 durante le videochiamate con la sua famiglia a Gaza: le immagini, rese quasi illeggibili dai pixel quando salta la comunicazione, rendono visibile come le relazioni e la quotidianità siano compromesse dal conflitto, dal controllo e dalla sorveglianza, mostrando l’infiltrazione della violenza coloniale in ciò che rimane dell’intimità.

Tra le altre mostre in esposizione ricordiamo quelle di Matylda Niżegorodcew, David De Beyter, Camilla de Maffei, Thomas Mailaender, Tara Laure Claire Sood e Pacifico Silano.

Come nell’edizione precedente, PhMuseum Days conferma la propria presenza nel Cortile della Biblioteca dell’Archiginnasio con la mostra collettiva Closer, un allestimento speciale per presentare le quaranta foto di artisti e artiste internazionali selezionati tramite l’open call che esplora il tema di questa edizione. Le bacheche affissive di via dell’Abbadia curate da CHEAP ospiteranno, invece, Existential Boner di Mahalia Taje Giotto. Iniziato in concomitanza con la terapia ormonale di Taje, artista trans e non-binary, il progetto è la documentazione instancabile della sua transizione. Avvicinando la tradizione di autoritratto del secolo scorso al tempo delle webcam e delle fotocamere interne, le immagini raccontano di un rapporto ossessivo con il corpo e con la sua rappresentazione, ma anche di come la fotografia possa farsi strumento di ri-appropriazione identitaria.

Uno spazio espositivo sarà inoltre dedicato i progetti editoriali prodotti durante FOLIO 2024, la masterclass online di PhMuseum dedicata al fotolibro che ha coinvolto tredici artisti a livello internazionale fra ottobre 2023 e maggio 2024.