15° ColornoPhotoLife
Colorno (PR)
27 Settembre – 10 Novembre 2024

di Redazione Spectrum Web
24 Settembre 202485
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È quasi ColornoPhotoLife! Del resto manca davvero poco all’inizio della 15ma edizione di questo importante festival parmense, diretto da Gigi Montali, che vivrà le sue giornate clou tra il 27 e il 29 Settembre. Una piccola anticipazione del festival si è avuta già il 21 Settembre scorso con l’incontro con la fotoreporter e documentarista Monika Bulaj, ma non mancheranno altri eventi di rilievo per tutta la durata della kermesse, che si concluderà il 10 Novembre.

Come tradizione, anche quest’anno il ColornoPhotoLife ha un tema specifico: Totem e Tabù. Simboli e modelli tra passato e presente. Un tema non superficiale che implica una riflessione importante su stereotipi, credenze e pregiudizi, che, se da un lato esaltano alcuni aspetti (i totem), dall’altro tendono a occultarne altri (i tabù). Questa riflessione passa principalmente dall’intensa programmazione espositiva, che prevede numerose mostre di valore che offrono al visitatore una declinazione articolata del tema.

Si comincia, a ritroso nel tempo, con una mostra di Elio Luxardo, celebre ritrattista delle star degli anni d’oro di Cinecittà, che con La ricerca della bellezza, a cura di Roberto Mutti, propone centotrenta scatti di una carriera eccezionale vissuta tra le bellezze “totem” del suo tempo.

Si prosegue con una personale di Oreste Ferretti, a cura di Silvano Bicocchi, dal titolo Il richiamo dell’anima profonda, in cui viene proposta una avvincente sequenza di immagini di reportage sotto forma di sette portfolio tematici che conducono il visitatore alla scoperta dei misteri e del fascino di diversi “totem” venerati nelle celebrazioni sacre e profane che dall’Asia ci portano all’Africa, concludendo con uno sguardo sospeso verso il futuro sulla surmodernità di Dubai.

Ed ancora Professione reporter: Angelo Cozzi. Prospettive fotografiche del secondo Novecento, a cura di Ascanio Kurkumelis, un’esposizione finalizzata ad approfondire una parte della grande produzione di Angelo Cozzi, con un focus particolare su due delle sue passioni: il reportage e il ritratto.

Con La ricostruzione tra rito e mito, realizzata con immagini provenienti dall’archivio della Publifoto conservato presso lo CSAC dell’Università di Parma, Claudia Cavatorta e Paolo Barbaro hanno voluto proporre un nuovo modo di guardare alla fotografia giornalistica tra gli anni Cinquanta e agli anni Sessanta, attraverso scatti che ci riportano ad aspetti di un’Italia scomparsa, tra arretratezza e consumo, tra realtà locale e dimensione già globale della cultura d’immagine.

Fedeli alla tribù è il bel lavoro che Lorenzo Cicconi Massi ha dedicato ai giovani degli anni Duemila caratterizzati da trucchi e tatuaggi da esibire per manifestare la loro appartenenza a un gruppo al di là dei confini nazionali.

Semipalatinsk, il crimine dei test nucleari è il progetto con cui Pierpaolo Mittica ha vinto il terzo premio fotografico Umane Tracce dedicato alla memoria di Nicola Paccagnella, e che viene esposto, a cura di Paola Riccardi, per ricordare che il pericolo nucleare è sempre incombente e come ogni nazione, in questo caso i sovietici con il loro poligono in Kazakistan, abbia fatto di tutto per tenere nascosti gli effetti dei test nucleari sulle popolazioni che loro malgrado sono state coinvolte dalla loro vicinanza ai luoghi di esplosione.

In mostra anche l’opera vincitrice del Premio MUSA, si tratta di Švejk di Francesca Dusini che, attraverso le sue immagini, racconta la vita sul set di una serie tv ispirata alle opere di Hašek e Brecht, della quale mette in evidenza la straordinaria forza espressiva degli sguardi e dei gesti degli attori non professionisti. Per mezzo di sguardo immacolato di Caterina Codato (Premio ColornoPhotoLife 2023) è un lavoro composto da venti immagini realizzate presso la Pinacoteca Martini di Cà Rezzonico, che guardano l’arte e le opere di artisti del passato attraverso la fotografia per generare nuove narrazioni e trasfigurare il dipinto originario. Omotesando di Massimo Napoli (Vincitore del Premio Portfolio Italia 2023) punta lo sguardo sulla quotidianità frenetica di una delle zone dello shopping e della moda più famose di Tokyo, mostrata attraverso la scelta di un bianconero intrigante che conferisce al portfolio un’atmosfera quasi misteriosa in uno stile decisamente contemporaneo. A mezzo metro da terra di Maurizio Guarino (Vincitore Tema fisso ColornoPhotoLife 2023) è un lavoro realizzato tra ottobre 2022 e marzo 2023 all’interno del centro diurno socio-sanitario della cooperativa sociale Kepos – onlus della città di Prato – che ospita in modalità semi-residenziale tredici persone, tra ragazze e ragazzi, con disabilità motorie. Chiude la proposta espositiva la collettiva Strange days che presenta le venticinque migliori fotografie partecipanti al concorso TTA – Travel Tales Award, tutte indirizzate al racconto di viaggio.

All’interno del fitto programma del festival troverà spazio anche la ormai tradizionale lettura portfolio, tappa del prestigioso circuito di Portfolio Italia, che vedrà impegnati nell’esame delle opere professionisti di prestigio come la giornalista Federica Berzioli, la photoeditor Maria Teresa Cerretelli, i fotografi Antonella Monzoni, Silvio Canini e Lorenzo Cicconi Massi ed i lettori FIAF Orietta Bay, Silvano Bicocchi, Michele Di Donato, Stefania Lasagni, Massimo Mazzoli e Fulvio Merlak.

Per il terzo anno consecutivo ritorna a Colorno anche READ-ZINE, il concorso di lettura per fanzine, che rappresenta un unicum nel panorama nazionale e che vedrà coinvolti nell’esame delle pubblicazioni presentate Loredana De Pace (Studio Caos), Laura Manione (Critica fotografica), Corrado Musmeci (Tipografia Fontegrafica Lab) e Isabella Tholozan (Redattrice Fotoit)

Per il programma completo e per tutti i dettagli sul festival ColornoPhotoLife 2024 si consiglia di visitare il sito www.colornophotolife.it ma anche le pagine social Facebook e Instagram, costantemente aggiornate.

Per informazioni: E-mail: info@colornophotolife.it – Cell.: 349 3512737